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I gol per consacrarsi, Luca Moro e la prima doppietta con lo Spezia

Dopo le 6 reti nella scorsa stagione con il Frosinone, il giovane attaccante vuole affermarsi con i liguri

“Esultanza? Ci penso il giorno stesso. Di solito prendo spunto dai video che guardo per caricarmi prima della partita”. La voce è quella di Luca Moro, un giovane ragazzo che con i suoi gol sta facendo sognare i tifosi del Catania. A distanza di quasi due anni di cose ne sono cambiate. Il club siciliano, dopo essere ripartito dalla D, è tornato tra i professionisti. Luca ha vinto un campionato di B con il Frosinone e ora vuole viverne un altro da protagonista con lo Spezia. E la prima di campionato è la rappresentazione più chiara di questa volontà: due gol nel pareggio per 3-3 contro il Sudtirol.  

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Da una parte il classe 2001, che cerca la definitiva consacrazione, dall’altra un club ambizioso e con obiettivi chiari. Entrambi al lavoro per inseguire la Serie A. Valori comuni per un unico destino. Lewandowski, Ronaldo il Fenomeno, il ciclismo, una doppietta e la Serie A. Immagini del viaggio di Luca Moro. Perché quello di Luca Moro è un viaggio. Un viaggio per l’Italia e per i suoi campionati. Il presente si chiama Serie B e il giovane attaccante ha già mandato il suo segnale. Anzi, due. E chissà questa volta quale video avrà scelto per caricarsi prima del suo esordio con la maglia dello Spezia. Una cosa è certa, ha portato bene. 

Dalle finte di Ronaldo al Catania: il viaggio di Luca Moro

Una storia che parte.. su due ruote. Da bambino la passione è quella della bicicletta. Tanti i giri a Padova intorno al palazzo dove abitava. Poi l’amore per il calcio, nato a grazie a dei video (ancora) di alcune partite e, in particolare, Ronaldo con le sue finte. La squadra del cuore? “Da piccolo ho sempre tifato l’Inter”, raccontò in una diretta con Gianluca Di Marzio. Una carriera che lo porta ben presto a vestire la maglia della sua città. Gli anni a Padova e i prestiti al Genoa e alla SPAL. La svolta, però, coincide con il suo arrivo a Catania nell’estate del 2021.  

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Una trattativa nata quasi per caso tra il club siciliano e il Padova. L’iniziale oggetto di discussione era Daniele Paponi, poi la proposta: “Prendete questo ragazzo, ha bisogno di giocare, non vi deluderà”. L’operazione si chiude il giorno successivo, l’ultimo di calciomercato. Una storia che in pochi mesi si è trasformata in un profondo e incondizionata amore. I gol come dichiarazioni esplicite verso i suoi tifosi. 21, per la precisione. Una media gol che, per un momento, batteva quella di Salah e Lewandowski, l’altro suo idolo. Numeri che valgono un videomessaggio di congratulazioni proprio del campione polacco: “Continua a fare del tuo meglio”. Prestazioni e gol che attirano le attenzioni di diversi club: Juventus, Monza e Sassuolo su tutti.

Una Serie A da conquistare 

Ad assicurarsi il giovane talento è il Sassuolo. 4 i milioni per acquistarlo dal Padova, cifra record per la Serie C. Mesi di cambiamenti per Luca. Da una parte la prospettiva della Serie A, dall’altra l’ombra del fallimento del Catania. Fallimento che arriva nel corso della stagione, con il conseguente annullamento di quei 21 gol. In estate la decisione del Sassuolo di mandarlo in prestito, destinazione Frosinone.  

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Quella della squadra di Fabio Grosso è una stagione trionfale con la vittoria della Serie B. 6 i gol realizzati dall’attaccante in 34 presenze e il ruolo di prima punta da condividere con Mulattieri. Dopo la prima esperienza nella categoria e la gioia di un campionato vinto, ora è tempo di un nuovo step: la definitiva consacrazione come uno dei talenti più importanti nel panorama italiano. E questo passa necessariamente dai suoi gol.

E l’inizio è promettente: una rete in Coppa Italia e doppietta alla prima contro il Sudtirol. Nel 2019 in una sua intervista ai canali ufficiali del Padova diceva di voler raggiungere la Serie A nei 10 anni successivi. All’orizzonte quell’obiettivo inizia a prendere forma. La Serie C ciò che è stato. La B come presente dove affermare il suo talento. La A il sogno da raggiungere. E lo Spezia sogna con lui.

A cura di Nicolò Franceschin