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Morata: “Se l’Atletico vuole comprare 8 attaccanti, non sono una priorità”

Le parole dell’attaccante spagnolo sul futuro e non solo

La stagione di Alvaro Morata, anche quest’anno, è stata abbastanza prolifica a livello di gol e assist. Lo spagnolo ha segnato 21 gol e 5 assist in 47 partite in stagione. Al di là di questo, però, in Spagna viene continuamente criticato: un esempio sono stati i fischi ricevuti al Santiago Bernabeu durante una partita con la sua Nazionale. A proposito di questo, quindi, l’ex attaccante della Juve ha parlato a El Larguero. 

 

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 Atletico Madrid, l’intervista di Morata

L’attaccante spagnolo ha innanzitutto parlato del suo futuro all’Atletico: “Addio? Se vedo che vogliono comprare 8 attaccanti, immagino di non essere più la priorità del club. Ho 31 anni e non posso restare e non giocare”.

 

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 Poi su delle possibili destinazioni ha aggiunto: “La cosa più semplice per me sarebbe non giocare in Spagna per stare meglio e non vivere certe cose per strada. A volte i miei figli non capiscono perché molta gente abbia così tanta rabbia contro il loro papà”.

 

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 E sulla Nazionale ha poi lanciato anche una critica: “Non esiste una Nazionale migliore della Spagna ad Euro 2024. Potrebbe essere il mio ultimo grande torneo con la Nazionale. Arriva un momento in cui ti chiedi se vale la pena eguagliare Raul e Torres o essere felice così. Quando chiudevo gli occhi nell’ultima estate dopo l’Europeo, rivedevo sempre il mio errore su rigore contro l’Italia. Molti spagnoli comunque vogliono che la Nazionale vada male. In altri paesi questo non succede: l’Italia durante gli Europei è piena di bandiere. Da noi si critica di continuo: se ami il calcio e sei spagnolo perché non vuoi che vinca la tua Nazionale? Non capisco”.