Mondiali | I capitani di Australia, Francia e Danimarca scrivono alla Fifa: “Fate giocare Guerrero!”
“Quattordici anni trascorsi con quella maglia sulle spalle, rappresentando il proprio Paese e inseguendo un sogno: trascinare la nazionale peruviana ai Mondiali. In Russia, tra qualche settimana, il Perù disputerà il campionato del mondo, dopo un’astinenza durata ben 36 anni. In campo, però, non ci sarà il suo capitano, Paolo Guerrero“. A trentaquattro anni e dopo decine di gol segnati con la maglia del Perù dal 2004 a oggi, giocare il Mondiale con la maglia della Nazionale sarebbe stato, per l’attaccante del Flamengo, “il coronamento di una splendida carriera“, come si legge nella lettera destinata dalla FIFPro, la Federazione Internazionale Calciatori Professionisti, al Segretariato Generale della FIFA.
Invece, il prolungamento fino al gennaio 2019 della squalifica di Guerrero, che lo scorso ottobre è stato trovato positivo ad una metabolita della cocaina (leggi qui), riduce a zero, al momento, le possibilità di vedere l’attaccante in campo durante il torneo in Russia. Al fianco della Federazione Peruviana, già al lavoro per cancellare la squalifica, è scesa allora in campo proprio la FIFPro, rivolgendo al Consiglio della FIFA una “urgente richiesta di clemenza, affinché la squalifica di Guerrero sia temporaneamente interrotta, per la durata dei prossimi Mondiali in Russia, fino al momento dell’eliminazione del Perù dalla suddetta competizione“.
La lettera porta la firma di Mile Jedinak, Simon Kjaer e Hugo Lloris, capitani rispettivamente di Australia, Danimarca e Francia, avversarie del Perù nel girone C di Russia 2018. Il documento:
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