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Esteta senza tempo: il Bernabeu ai piedi di Luka Modrić

Eterno Luka Modrić: entra dalla panchina e decide la partita contro il Siviglia con un tiro da fuori area. Real Madrid in fuga a +8

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Da “Lucky Luka” a leggenda

C’era questo ragazzo che era solito calciare la palla intorno al parcheggio dell’hotel tutto il giorno“. Queste le parole del presidente dell’NK Zadar Josip Bajlo, squadra locale delle giovanili in cui giocava il piccolo Modrić. “Lucky Luka” così lo chiamano. E se pensiamo alla sua infanzia, Modrić può davvero ritenersi un uomo fortunato. Nato in una famiglia di rifugiati fuggiti durante la guerra in Bosnia, durante l’infanzia ha vissuto con i suoi occhi i terribili eventi bellici del suo Paese. La passione per il calcio gli ha dato speranza, ma soprattutto un futuro costruendo da zero la storia di una leggenda vivente.

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Dai parcheggi di un hotel croato dove alloggiavano i profughi alle 500 (e oltre) presenze in maglia blancos. L’ultimo riconoscimento? La spontanea standing ovation allo stadio Vallecas del Rayo Vallecano. 

Eterno. Anche oltre la scadenza naturale del contratto con i blancos che coincide con il 30 giugno 2024. Non sappiamo ancora cosa sarà del suo futuro: nel frattempo, godiamoci gli ultimi lampi di un fuoriclasse. Leader eclettico e silenzioso. Luka Modric è pura magia.