Milan, Montella: “Con la Spal André Silva sicuro titolare. Dybala? Mi ci rivedo”
Conquistare altri tre punti e dare seguito alla vittoria contro l’Udinese dell’ultima giornata: è questo l’obiettivo del Milan, che domani sera nel turno infrasettimanale può approfittare della seconda gara casalinga consecutiva. La Spal di Semplici l’avversario di turno, Vincenzo Montella è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match: “Ho un rapporto splendido con Leonardo Semplici – ha esordito l’allenatore del Milan -, quando ero a Firenze veniva spesso agli allenamenti, ci confrontavamo molto ed è un amico. Sono contento di ritrovarlo in A e vedendo le sue partite ho notato una squadra che gioca con grande ordine, compattezza e pericolosità offensiva. La Spal è una squadra molto coordinata in campo, è difficile giocarci contro e l’hanno dimostrato contro Lazio e Inter. Come lavorare con il triplo impegno? Dove è possibile cercheremo di avere una turnazione, non c’è tempo: siamo una squadra nuova e dobbiamo correggere difetti in maniera pratica. In qualsiasi squadra la concorrenza interna è fondamentale e credo sia utile accettarla il prima possibile, abbiamo grandissima ambizione e grandissimi obiettivi. Soprattutto gli attaccanti, cui si richiede precisione a livello risolutivo, devono essere freschi. Ogni scelta è ponderata in base allo stato fisico e alle strategie di gara, talvolta si può sbagliare e non: le prestazioni dei ragazzi lo hanno dimostrato. Ma io sinceramente sono contento della campagna acquisti, la squadra è destinata a crescere e dobbiamo scoprire il reale potenziale, il mio pensiero è portare avanti più giocatori possibili per arrivare agli obiettivi”.
“Credo che la squadra abbia un’identità che possa e debba crescere ancora inevitabilmente – ha proseguito Montella -, ma escludendo il match di Roma con la Lazio non ho mai trovato una partita negativa della squadra a livello propositivo. Se Suso e Bonucci hanno problemi con il 3-5-2? Assolutamente no, ha fatto molto effetto il trasferimento di Leo e ha messo pressione ma non sono preoccupato, al di là di errori che in una partita ci sono per tutti. Suso è importantissimo, ora probabilmente sarà più sereno perché per quanto ho letto ha rinnovato con il Milan. Ha grandissimo talento e si abituerà a questo modulo, è sempre andato a finire in quella posizione di campo dove ha giocato domenica. Le ultime scelte? Ogni volta si fanno delle scelte: dovessi pensare ogni volta a quelli che sono i responsi non dormirei la notte, sono contento per me ci sia possibilità di scelta e i ragazzi mi hanno mostrato grande fiducia, stanno rispondendo bene. Riscontri dalla proprietà? David Han Li viene spesso ed è molto coinvolto è preparato, ci trasmette grande serenità. Con il presidente non c’è stato modo di parlare”.
In chiusura un pensiero su André Silva – titolare annunciato – e su altri singoli: “André Silva è stato cinico a Vienna, ma deve pensare ad avere più rabbia di gol, e in questo deve ancora crescere. Riesce a stare ad alti livelli, deve più ‘Inzaghirsi’. Nonostante non abbia giocato, domenica è andato a salutare i tifosi: l’unica certezza della partita di domani è lui, poi valuterò chi potrà giocare con lui o non. Poi ci sono tanti calciatori che arrivano da campionati diversi, parecchi tra loro sono giovani, c’è ancora molto da scoprire ma sono contento e ottimista. Kalinić ha dimostrato le sue qualità domenica e ha mostrato molto in fase realizzativa. Credo che siamo sulla linea di trovare un assetto definitivo, ma credo non ci potrà essere perché non si può trascurare un giocatore per mesi: credo che un calciatore anche al di sotto di altri debba essere considerato per poter rendere al meglio. Calabria domani risparmiato? È un ruolo molto dispendioso il suo, vediamo. Abate si avvicina più a Conti rispetto a Calabria per caratteristiche. Calhanoglu? Può giocare insieme a Bonaventura, assolutamente. Antonelli sta bene. Se Kessie riposerà? Se troverò il decimo modulo in dieci partite si… Sostituto di Bonucci? Può farlo Kessie, che in passato ha giocato in quel ruolo, così come Romagnoli e Paletta”.
E infine un paragone con Dybala ed un curioso ricordo: “Dal primo momento mi ci rivedo un po’ anche io in Dybala – ha detto Montella -, per movimenti. Lo conosco da quando giocava in Argentina: Lo Monaco mi disse che aveva visto un giocatore simile a me, gli dissi di comprarlo ma alla fine lo prese il Palermo”.