Milan, Mirabelli: “Volevamo fare di Donnarumma un simbolo, ora è incedibile. Punteremo al massimo in ogni competizione”
Ore frenetiche in casa Milan: tra il mercato in entrata e il mancato rinnovo di Donnarumma. Proprio il caso legato al giovane portiere sta tenendo banco dalle parti di Milanello. Per fare chiarezza sull’accaduto il direttore sportivo rossonero Massimiliano Mirabelli ha fatto il punto sulle colonne del Corriere dello Sport: “Cosa fare con Donnarumma? Per il momento, nulla. L’input della proprietà è non accettare offerte. Anche perché, per noi Donnarumma non ha prezzo. Non lo vendiamo. Per ora. Volevamo regalare un simbolo ai nostri tifosi. E Donnarumma aveva tutto per diventarlo: avrebbe avuto la fascia di capitano e, francamente, l’offerta era enorme, considerata la sua giovanissima età e l’onere per il Milan: 25 milioni netti in 5 anni significano 50 milioni lordi a carico della società. Umanamente, ci siamo rimasti male, anche perché, mi creda, non c’è stata trattativa e non è vero che durante l’incontro di giovedì ci sia stata tensione con Raiola o che abbiamo litigato con lui. Le parti hanno preso atto della situazione e ognuno è andato per la propria strada. Siamo amareggiati, come lo sono i nostri tifosi. E dico questo con il massimo rispetto per le scelte di Gigio e di Raiola. Ognuno è libero di fare ciò che crede. E adesso cerchiamo un portiere da Milan. Juve su Donnarumma? Mi sarei stupito se Marotta avesse affermato il contrario. Marotta è molto abile: se gli interessa un portiere, noi siamo qui”.
Primi mesi di Milan, già protagonista assoluto del mercato. Non ha esitato un istante quando gli è stato proposta l’avventura rossonera: “Nel settembre di un anno fa, quando Marco Fassone mi ha illustrato la prospettiva cinese, ho lasciato la confortante posizione che ricoprivo nell’Inter e ho deciso di fare un salto nel buio – Racconta Mirabelli – Perché di questo si trattava e, questo, per otto mesi è stato, fra rinvii, colpi di scena, closing annunciati e poi procrastinati, maldicenze, insinuazioni . Un lm, nel quale io e Fassone abbiamo recitato la parte dei fantasmi. Sino a quando la situazione non si è sbloccata, in aprile. In fondo, tutta la mia vita è stata un s da. Io sono arrivato sin qui senza avere santi in paradiso. Lavorando sodo, ogni giorno. E questa è la mia forza. La stagione del MIlan? Una cosa deve essere chiara: chiunque giochi nel Milan, chiunque accetti di venire al Milan deve rendersi conto di che cosa significhi la maglia del Milan e deve puntare al massimo obiettivo in ogni competizione. Mi guardo bene dall’essere presuntuoso: ma, a partire dall’Europa League, passando per la Coppa Italia e arrivando al campionato, in qualunque competizione scenderemo in lizza, dovremo puntare al traguardo più importante
Ultima battuta sul presunto addio di Cristiano Ronaldo al Real Madrid: “C ristiano Ronaldo intende lasciare il Real per i problemi con il fisco spagnolo? Beh, se il Real vuole Donnarumma, siamo pronti a parlarne con Perez. Naturalmente, senza partire dalla base di 400 milioni di cui parla la stampa spagnola”.