Pobega, dalle giovanili al primo gol in Champions con il Milan. Nel mezzo, la gavetta
Dal settore giovanile alla Champions League, passando per i prestiti in Serie C e B. La parabola ascendente di Tomamso Pobega
Minuto 77 di Milan–Dinamo Zagabria, seconda giornata di Champions League. Un sinistro fortissimo, che si infila sotto la traversa, dopo aver concluso un triangolo con Theo Hernandez. È il gol del 3-1, quello che chiude la partita, San Siro, colmo, inizia a urlare “Pobega“. Chissà quante volte il quattordicenne Tommaso, quando firmò per il Milan nel 2013, ha sognato una serata del genere, divenuta realtà ieri, 14 settembre 2022. Il Milan batte la Dinamo Zagabria per 3-1 e sale al primo posto del girone E di Champions League con 4 punti. Dopo Giroud e Saelemaekers, il terzo gol del Milan lo ha segnato proprio Pobega, subentrato a Tonali. Dopo la trafila nelle giovanili fino alla Primavera (allenato da Gattuso), il classe ’99 ha girato l’Italia in prestito, partendo dalla Serie C, scalando gradino dopo gradino, fino a tornare in rossonero quest’estate, per restare.
Dal Milan al Milan, passando per Terni, Pordenone, La Spezia e Torino
Il primo impatto con il mondo Milan Pobega lo ebbe nel 2013 quando, quattordicenne, entrò nel settore giovanile rossonero, proveniente dalla Triestina, squadra della sua città. Un percorso portato avanti fino al 2018, alla Primavera, con Gattuso allenatore. Poi, i prestiti, la “gavetta”. Un evento frequente per i prodotti del settore giovanili, spesso, però, rivelatosi uno spartiacque. Soprattutto se, come nel caso di Pobega, significa partire dalla Serie C. Infatti, il passaggio in terza serie può rappresentare un terreno paludoso per gli ex Primavera. Pobega, invece, soprannominato “Harry Potter”, per la sua montatura d’occhiali simili al mago uscito dalla penna di J.K. Rowling, lo ha resto un trampolino di lancio. Dopo le 32 presenze con la Ternana nel 2018/19, la stagione successiva il centrocampista ’99 è passato al Pordenone, maglia con la quale ha segnato il primo gol della loro storia in Serie B, e conquistando, nel 2020, la chiamata in Serie A, con lo Spezia.
Finalmente, la luce. Nel 2020 Pobega arriva in Serie A, con il neopromosso Spezia, allenato da Vincenzo Italiano. L’impatto con il massimo campionato per Pobega, come suo leitmotiv, è stato subito positivo. 6 gol, tra i quali quello decisivo nella vittoria al Maradona contro il Napoli. Nel 2021, un ulteriore gradino scalato: il Torino di Juric, dove è sceso in campo 33 volte, segnando 4 gol, conquistando la Nazionale maggiore, con la quale ha fatto l’esordio il 4 giugno, in Nations League contro la Germania. Sufficiente, finalmente, per convincere il Milan a richiamare Tommaso alla base.
Per Pobega, detto Harry Potter, nessuna magia, solo duro lavoro
Arrivato una prima volta a Milanello quattordicenne nel 2013, dopo aver lasciato nel 2018, Pobega è tornato questa estate, nel 2022, ventitreenne e calciatore affermato. Questa volta, per tornare. In questo inizio di stagione Pioli ha dimostrato di avere fiducia in lui, impiegandolo in 5 partite su 6 in Serie A, e 2 su 2 in Europa. Dalla Serie C alla Champions League in 5 stagioni. Ma per Pobega, soprannominato Harry Potter, nessuna magia: solo duro lavoro e dimostrazione sul campo. Una scalata ascendente che non ha intenzione di terminare.