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Maradona, Kings League e Alessandro. Viaggio nel mondo di Michele Gelsi: “Ci vuole umiltà”

La famiglia Gelsi, con Alessandro a sinistra e Michele al centro
La famiglia Gelsi, con Alessandro a sinistra e Michele al centro

Analizzando il presente, rivivendo il passato. L’intervista a Michele Gelsi, ex calciatore di Fiorentina, Pescara e Livorno, oltre che papà di Alessandro, super protagonista in Kings League

Non ero propenso ad appoggiare questo cambiamento“. Tono serio, risoluto, schietto. L’atteggiamento di un genitore che, come è ovvio che sia, vuole il meglio per il proprio figlio. Ma è anche consapevole di quali possano essere i risvolti negativi del buttarsi in un nuovo progetto alla cieca. Prima, però, facciamo un passo indietro.

Chi è Michele Gelsi? Per i più esperti è stato uno tra i centrali più interessanti tra il 1985 e il 1995 in Serie A e B. Per i più giovani è “semplicemente” il papà di Alessandro Gelsi, tuttocampista dei Gear7 in Kings League. Un uomo che il calcio l’ha vissuto in prima persona. Come? Ad esempio annullando Maradona in una delle sue prime partite in Serie A. Con la maglia della Fiorentina, a soli 18 anni, al San Paolo.

Più di 350 presenze ai vertici del calcio italiano. Innumerevoli ‘grandissimi’ incontrati nel corso della propria carriera. Tra cui Allegri, Chiellini, Baggio e non solo. “Diego era di un altro livello, aver avuto la fortuna di marcarlo è stato gratificante… Adesso invece tra una partita di Serie A e una di Kings League, scelgo senza dubbio la seconda“.

La soddisfazione di vedere il proprio figlio di nuovo felice, i consigli di chi ha vissuto momenti di pressione e sa come trasformarla in un punto di forza. “Ale non è Ciccio Caputo, Picci o Di Cesare. La sua storia è diversa, lui viene da un altro percorso“. Insomma, abbiamo fatto una chiacchierata con Michele Gelsi. Rivivendo il passato affrontando Gullit e Van Basten, analizzando il presente suo e del figlio, che in poco tempo è già diventato uno dei volti della Kings League Lottomatica.sport.

Michele Gelsi: “La Kings League è il futuro, il mio consiglio per Alessandro…”

Ex Fiorentina, Pescara e Livorno tra le altre, Michele Gelsi ha vissuto un’altra epoca e adesso non nasconde di aver avuto timori sul percorso intrapreso dal figlio Alessandro (CLICCA QUI PER LA SUA INTERVISTA). “Non ero molto propenso ad appoggiarlo in questo cambiamento – ha dichiarato ai microfoni di gianlucadimarzio.com -. Non per il fatto che cambiasse strada, ma perché era qualcosa che non conoscevo. La Goa7, la Kings League, ciò che ne deriva… era tutto completamente nuovo per me“. Un mondo che, però, Michele ha imparato a conoscere e a vivere da vicino, fino a ricredersi.

Oggi, pur rimanendo legato al calcio a 11 – “quello che seguirò a vita, perché è quello che ho vissuto in prima persona per 25 anni, anche da professionista” – il classe 1968 non può negare di aver trovato nella Kings League un’energia diversa. “Nel calcio a 11 ormai si è perso un po’ di entusiasmo, è diventato monotono, mentre qui non ci si annoia mai. È pieno di emozioni, non puoi permetterti di distrarti nemmeno un secondo“.

Alessandro Gelsi, capitano dei Gear7 in Kings League Lottomatica.sport (Crediti: ufficio stampa KL)
Alessandro Gelsi, capitano dei Gear7 in Kings League Lottomatica.sport (Crediti: ufficio stampa KL)

Il tono è quello di chi è davvero soddisfatto, del genitore che vede il figlio realizzarsi e trovare il proprio posto. “Adesso Ale è davvero se stesso. Ha sempre vissuto di stimoli e di certezze, ora si sta ritrovando e i risultati lo dimostrano. In questo mondo può davvero togliersi delle soddisfazioni e noi come genitori siamo orgogliosi“. Spazio, poi, anche a un prezioso consiglio in quanto padre ed ex professionista: “Deve rimanere umile. È facile passare dalle stelle alle stalle. La visibilità è gratificante ma non deve perdere quell’umiltà che può portarlo lontano. A maggior ragione considerando la fascia da capitano che indossa“.

“Livorno è speciale, Chiellini era già un giocatore vero a 17 anni”

Tra i protagonisti di un calcio che oggi non c’è più, fare un salto nel passato insieme a Michele Gelsi è quasi inevitabile. Pescara è casa mia, ci vivo dal 1989 e qui ho passato dieci anni importanti – racconta con tono sicuro -. Ma se devo scegliere la squadra che mi è rimasta più nel cuore, dico Livorno. Abbiamo vinto un campionato storico riportando la squadra in Serie B dopo 39 anni. Lì il calcio è vita, ti senti importante, gli stimoli arrivano da soli ogni giorno“.

Giorgio Chiellini, Max Allegri, Amelia, De Santis, Igor Protti… sono tanti gli ex compagni celebri. Due dei quali hanno fatto la storia della Juventus: “Il ‘Chiello’ è tuttora un grande amico. Calcisticamente siamo stati insieme poco, lui aveva appena 17 anni ma era già un giocatore vero che doveva solo maturare per raggiungere le sue potenzialità. Con il tempo è maturato ma aveva già quella forza, qualità e quell’umiltà che distingue i grandi campioni e che raccomando sempre ad Alessandro“.

 

 
 
 
 
 
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Michele Gelsi: “Allegri? Era il giocatore perfetto per la Kings League”

E Allegri invece? “È sempre stato il classico genio fuori dalle righe, con qualità da fuoriclasse – dichiara Michele Gelsi, scavando nei ricordi -. In campo era già un allenatore, ma non credevo che la sua esuberanza e il suo essere schietto potessero portarlo a essere l’allenatore di successo che è diventato“. Ma non solo: “Come calciatore, considerate le sue qualità tecniche, l’avrei visto bene in Kings League. Prima che arrivasse la palla sapeva già dove giocarla, sono qualità che in questo contesto servono“.

I primi a sposare il progetto sono stati Ciccio Caputo, Cristian Brocchi e Diego Perotti. “Ma questo non è il cimitero degli elefanti“, ha dichiarato Il Pippega. Michele Gelsi è d’accordo e ha una propria visione: “Max Allegri in Kings League? Non escludo niente, penso che tanta gente si avvicinerà a questo mondo. Può essere l’ambiente ideale per continuare a cercare stimoli“.

Perché il calcio va guardato (anche) con occhi nuovi, accettando la sua evoluzione. La Kings League è il segno di un futuro che corre veloce. Michele Gelsi ne è consapevole e sa guardare oltre: “Devo dare ragione ad Alessandro quando mi parlava di questo progetto che non conoscevo. Ora sono d’accordo con lui e gli auguro di diventare il migliore“. Ad maiora.

CLICCA QUI PER L’INTERVISTA AD ALESSANDRO GELSI

A cura di Simone Bianchi