Lionel Messi può votare a Recanati: la storia
Lionel Messi è concittadino di Giacomo Leopardi. Calciatore il primo, poeta il secondo, sia la Pulce che Leopardi devono tantissimo alla città di Recanati. Se da un lato, infatti, il poeta scomparso nel 1837 trasse dal paese marchigiano la fonte d'ispirazione delle sue opere, la Pulce, invece, grazie a Recanati avrebbe potuto firmare il contratto con il Barcellona in virtù del suo status di calciatore comunitario.
Che le origini del numero 10 del Barcellona fossero italiane, i più appassionati delle prodezze di Leo già lo sapevano. Ma che queste ultime riconducessero proprio a Recanati e, soprattutto, che a Messi sia concesso di votare in Italia, è notizia delle ultime ore. In vista delle elezioni – sia amministrative che Europee – del 26 maggio, infatti, gli impiegati del Comune di Recanati hanno provveduto a recapitare il certificato elettorale a tutti gli iscritti all'anagrafe del comune marchigiano, compresi quelli "residenti all'estero". Tra questi, spuntava proprio un certo Lionel Messi, residente a Barcellona, nato il 24 giugno del 1987.
Il suo trisavolo Angelo Messi, classe 1866, si trasferì infatti in Argentina seguendo le ondate migratorie di fine Novecento, lasciando proprio Recanati per cercare fortuna in Sudamerica. Il padre di Leo, Jorge, qualche anno fa si recò a Recanati per tentare di far ottenere a Leo la cittadinanza italiana, affinché gli fosse riconosciuto lo status di comunitario, poi ottenuto grazie alle origini spagnole della madre. Se Messi volesse, insomma, il 26 maggio potrebbe andare a Recanati per esprimere il suo voto. D'altronde, è un suo diritto…