Marotta: “Dybala? Siamo attenti alle opportunità, ma bisogna rispettare gli attaccanti in rosa”
Il dirigente nerazzurro ha parlato poco prima di Atalanta-Inter
Il direttore generale dell’Inter Giuseppe Marotta ha parlato ai microfoni di Dazn prima della partita contro l’Atalanta. Il discorso è inevitabilmente partito dalla recentissima Supercoppa conquistata a San Siro ai danni della Juventus.
“Si è trattata di una grande soddisfazione, ma una grande squadra deve subito pensare a un’altra competizione, che in questo caso è il campionato“, ha esordito Marotta.
“Dybala? Siamo attenti alle opportunità”
“Sanchez ha detto che si sente un leone in gabbia a stare in panchina? Sappiamo che questo è il suo stile comunicativo, ci aspettiamo che dimostri in campo quello che vale. Noi siamo contenti di lui“, ha commentato. La successiva domanda ha a che fare con una suggestione di mercato, quale quella che vorrebbe Paulo Dybala in nerazzurro. “L’amico che cercava in tribuna ieri Dybala non ero certo io, visto che ero a casa mia. Quando un calciatore come Dybala si avvicina allo svincolo è normale che venga accostato alle migliori squadre, ma noi nel reparto offensivo abbiamo 4 ottimi giocatori, siamo al completo“.
Incalzato sull’argomento, il dirigente ha continuato: “Abbiamo una struttura che è attenta a monitorare le opportunità di mercato, dobbiamo stare all’erta per i profili migliori. Ma occorre riservare ai calciatori che ci sono attualmente il masimo rispetto“.
Marotta si è detto felice della consapevolezza acquistata dalla squadra: “La finale di Europa League, lo scudetto e la supercoppa ci hanno trasmesso una consapevolezza circa le emozioni intense che vogliamo vivere e gli obiettivi da raggiungere, e queste vittorie sono un biglietto da visita per i calciatori che sono desiderosi di aggregarsi a noi“. Conclusione riservata al rinnovo: “Noi dirigenti non abbiamo agenti o procuratori a rappresentarci, ma un accordo è stato raggiunto, manca solo l’ufficialità. Siamo dirigenti seri di una delle migliori squadre al mondo. Meglio di così?“