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Marcos Angeleri, un “Comandante” per la difesa della Lazio

Anno nuovo, passioni vecchie. La Lazio torna sulle tracce di Marcos Angeleri, difensore del Malaga già in passato sulla lista dei desideri di Igli Tare.

Capelli folti e spettinati, barba incolta e portamento da guerriero: si presenta così l’argentino classe ’86 agli occhi dei suoi tifosi, in ogni occasione rimasti folgorati dalla fierezza con cui calca il terreno di gioco. Già a partire dalla prima parte di carriera, nei nove anni passati con la maglia dell’Estudiantes tra il 2002 e il 2010: con i biancorossi di La Plata, squadra della sua città natia, l’argentino trionfa nel campionato di Apertura prima e in Copa Libertadores in seguito, rendendosi imprescindibile agli occhi dei suoi allenatori Diego Simeone e Alejandro Sabella.

Soprannominato Cacique o Comandante, in onore del rivoluzionario messicano Subcomandante Marcos, Angeleri fa dell’aggressività e della tenacia le sue virtù principali, immolandosi stoicamente in ogni occasione a ultimo baluardo della difesa. Queste caratteristiche non sfuggono all’attento occhio del Cholo Simeone, che durante la trionfale Apertura del 2006 lo schiera difensore centrale e non più terzino destro, intuendone al meglio il potenziale.

Le strade di Angeleri e dell’Estudiantes si separano nel 2010, quando un cronico problema al ginocchio lo mette ai margini della rosa. Mai domo, l’argentino prova l’avventura inglese con la maglia del Sunderland, che non va però a buon fine a causa dei perenni acciacchi fisici: in due stagioni gioca solamente tre partite e il ritorno a casa base è pressoché scontato. Rimessosi in sesto a La Plata, Angeleri si trasferisce di nuovo, questa volta con destinazione Malaga. In Andalusia l’argentino ritrova lo smalto di un tempo e, seppur con le dovute precauzioni di impiego, riesce a dare il suo apporto alla squadra disputando più di quaranta partite in due anni. Lo scorso ottobre, uno sfortunato scontro con il suo compagno Kameni gli procura una frattura al radio, che lo relega in tribuna per più di un mese.

Ai margini dello scacchiere del Malaga, Angolerei potrebbe così andare ad infoltire il reparto difensivo biancoceleste, intenzionato a concludere la trattativa. L’argentino rappresenterebbe un’ulteriore, importante alternativa in difesa per Pioli: Basta è alle prese con la pubalgia e Konko non dà le garanzie sperate; al centro, malgrado l’arrivo di Bisevac, le gerarchie sono ancora instabili e non c’è un titolare certo.

Qualora dovesse arrivare e qualunque appellativo gli si voglia dare, Angeleri si rivelerebbe un acquisto importante, dotato di un bagaglio di esperienza notevole da mettere al servizio della squadra, bisognosa di una voce che la sappia trainare, in campo come negli spogliatoi. Garantiscono gli ex compagni dell’Estudiantes: chiedete di lui ai vari Simeone, Veron, Boselli. Nessun dubbio: il Comandante è pronto e può vestire biancoceleste.

Andrea Zezza