Mancini: “Suning mi aveva offerto un contratto, ma all’Inter non c’erano più le condizioni per andare avanti”
A tutto Mancini. L’ex allenatore dell’Inter, accostato nelle ultime ore alla panchina del Leicester dopo l’esonero di Claudio Ranieri, è stato intervistato da Radio Deejay. Argomenti caldi, di quelli che lanciano temi e che fanno discutere. Tra passato, remoto e recente, e qualche retroscena niente male. Roberto Mancini si è raccontato così: “Il Leicester? Non ho mai parlato con nessuno. Ranieri? Il momento della squadra è particolare ma quello che ha fatto Ranieri l’anno scorso è stato incredibile. Poteva portarli lui alla salvezza. Io non credo a uno spogliatoio contro di lui, non ho mai visto un giocatore giocare contro. Con quanti giocatori mi sono menato? Ma neanche uno. Tevez? Gli dissi di scaldarsi, non si scaldò. Io lo chiamai e gli dissi di chiedere scusa che la finivamo lì. Lui invece andò in Argentina e tornò dopo 2-3 mesi. I giocatori? Il miracolo è stato l’anno scorso, l’anno prima si erano salvati all’ultima giornata. Quest’anno gli va tutto storto, come l’anno scorso gli andò tutto bene. Alcune partite che hanno perso non meritavano di perderle. Hanno perso un giocatore fondamentale come Kanté, che qualcuno non stia rendendo come l’anno scorso ci sta. Ho letto che i giocatori avrebbero chiesto l’esonero di Ranieri, mi sembra strano.
Una battuta anche sulla fine della sua esperienza all’Inter: “Non c’erano più le condizioni per andare avanti, io ho ricevuto un’offerta dalla proprietà cinese. C’erano delle situazioni che non mi andavano bene, l’allenatore è quello che ci deve mettere la faccia. La squadra era buona, mancava poco per lottare per il vertice, secondo me dovevano essere fatte delle scelte. Io ho rifiutato il contratto, dovevo solo firmarlo”.