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Italia, Mancini: “Niente biscotto, giochiamo per vincere”

Il ct in conferenza alla vigilia della sfida con il Galles: “Faremo diversi cambi, probabile giochi Verratti”

Nessun calcolo. Dopo due vittorie, sei gol fatti e nessuno subito, l’Italia di Roberto Mancini affronta il Galles nella terza e ultima partita del girone A (domenica ore 18).

 

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Gli Azzurri, già qualificati agli ottavi, possono chiudere il girone primi e a punteggio pieno: “Giocheremo per vincere, è il nostro principio e terremo fede a questo”, ha esordito il ct in conferenza stampa.

Previste diverse novità di formazione. Come anticipato in mattinata, dal primo minuto dovrebbe ritrovare una maglia Marco Verratti: “Ha bisogno di giocare, si allena da giorni e sta bene. Vedremo, se entrerà in campo come probabile che sia, le sue sensazioni dopo la fine del primo tempo”. Non sarà l’unico cambio: “Ci sono 26 titolari. Domani dobbiamo cambiare: è la terza partita e ci sono trentadue gradi. C’è bisogno di giocatori freschi. Bernardeschi potrebbe giocare, anche Chiesa è un titolare”. 

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“Il biscotto non ci riguarda”

Mancini ha allontanato poi qualsiasi idea di ‘biscotto’: “Un problema che non ci riguarda: o andiamo a Londra o andiamo ad Amsterdam. Non avremo problemi a incontrare una o l’altra, giochiamo per vincere la terza gara in dieci giorni”. 

Poi sull’avversario: “Una squadra difficile da affrontare, da anni nella parte alta del ranking. Sono forti fisicamente, ma hanno anche giocatori di qualità come Bale, Ramsey o Allen. Nel 2016 sono andati in semifinale, non sono gli ultimi arrivati”. 

“Cambiata la mentalità. La Francia resta favorita”

Mancini è a un passo dal record di risultati utili di Vittorio Pozzo (29 a 30): “C’è stato un ricambio generazionale dopo un momento delicato per la nostra Nazionale. Abbiamo provato a cambiare mentalità attaccando di più, ma serve anche la fase difensiva”. 

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Infine sulle rivali più pericolose: “Francia, Spagna, Germania e Portogallo sono abituate a vincere, sono piene di giocatori straordinari. La Francia resta la favorita, nonostante il pareggio con l’Ungheria. Poi ci sarà anche il Belgio: secondo me non cambia nulla”.