Mamma, moglie, agente. Wanda Nara si racconta: “Tv? Può attendere…”
“A me dà quasi fastidio sentir parlare le donne di calcio! Quindi mi veniva da ridere pensando ai dirigenti delle società che dovevano trattare con me!”. Parole di Wanda Nara, l’agente più chiacchierato, insieme a Mino Raiola, dello scorso calciomercato. Già, agente, e non di un calciatore qualunque, ma del bomber dell’Inter Mauro Icardi. I due hanno dato vita a una vera e propria “telenovela” legata al rinnovo di “Maurito”, che non parte, come molti credono, dalla scorsa estate. “Uanda” (corretta pronuncia) si racconta nel corso di una lunga intervista concessa a Sportweek:
“ Come sono diventata manager di Icardi? Da tre anni lo aiuto con le questioni che riguardano l’immagine e ho già concluso accordi con marchi importanti. Faccio la modella da quando ho quattro anni e mi sono sempre occupata personalmente dei miei contratti. Quando nel 2014 è scaduto quello con il suo procuratore, mi ha detto: ‘Continua da sola che sai fare bene’. E così presi il telefono e chiamai il d.s. dell’Inter Piero Ausilio. ‘Ciao Wanda, come va? Avevi bisogno di qualcosa?’. ‘Sì, volevo presentarmi: sono la manager di Mauro!’. Secondo me gli è caduto il telefono di mano”
Ecco il “modus operandi” della manager Wanda: “La scorsa stagione Mauro è stato bravissimo: ha rinunciato a due offerte enormi perché credeva molto nel progetto di Mancini. Ma quante litigate con Ausilio! Abbiamo fatto riunioni di notte, ci sono state volte in cui non rispondevo al telefono perché ero arrabbiata e altre in cui non mi rispondeva lui. Ma non si arrivava alla cifra del suo reale valore. Allora ho lasciato la mia commissione e abbiamo fatto una società per l’immagine di Icardi, cedendo il 50% all’Inter. Ausilio mi ha ringraziata perché, nonostante tutto, non ci siamo nemmeno avvicinati all’offerta del Real Madrid. Però Piero mi promise che, con l’arrivo di altri soldi, una delle prime cose sarebbe stata l’adeguamento del contratto. Una promessa fatta a voce e le parole, si sa, volano”
Alla fine si è fatto come voleva lei… : “Il primo giorno di mercato l’ho chiamato: ‘Ti ricordi della promessa dell’anno scorso?’. E lui: ‘Wanda, ci risentiamo…’. A quel punto ho preteso la verità: ‘Mauro deve rimanere o andarsene? Perché ci sono tante offerte’. ‘Allora mandamele’. Ci sono rimasta male: abbiamo preso la casa a Milano, lui è contento qui. Però, visto che Ausilio mi aveva chiesto di portargli le offerte, sono andata da lui con quelle di Psg, Napoli e Juventus. E c’era anche il Tottenham, che però parlava direttamente con Piero. Abbiamo litigato per tutta la trattativa. Io ho il mio modo per far conoscere la verità ma non immaginavo tutto questo casino dopo il mio tweet di luglio (‘Da quanto sto notando, L’Inter ha messo in vendita Mauro…’). Ma poi torniamo sempre amici come prima: Ausilio è un gran professionista”.
Vista l’abilità di Wanda nelle trattative, qualche altro giocatore si è fatto avanti per averla come agente: “Due nazionali argentini e un nazionale azzurro che gioca nell’Inter. La verità è che c’è già tanto lavoro da fare con Mauro: stiamo preparando il lancio del suo libro, lavoriamo al rinnovo con Nike fino al 2023, e altre cose”. Giornata tipo della donna in carriera? “Sono la prima ad alzarsi, alle 7, e l’ultima ad andare a dormire. Alle 7.30 sveglio i bimbi. Mauro porta a spasso il cane e prepara la colazione per i ragazzi. Io li accompagno a scuola e quando torno faccio colazione con lui.Poi riunioni,commercialista ecc. Alle 15 vado a prenderli a scuola e li porto a chitarra, calcio, nuoto, tennis. Li seguo in tutto, tutto, tutto! Social? Ognuno può gestire la propria immagine come vuole. Perché essere ipocriti e far finta di non sapere quanto guadagnano i calciatori? Ma non vedrete mai una foto nostra in discoteca. Qui a Milano non ci siamo mai stati”
Per Wanda, “Maurito” è un padre modello: “Figli? Cinque e basta! Abbiamo anche il cane. Ma siamo ben organizzati. Mauro mi aiuta moltissimo. L’altro giorno ero in una riunione e mi sono accorta all’ultimo che non sarei riuscita a prendere i ragazzi a scuola. L’ho chiamato e mi ha detto: ‘Nemmeno io, ho appena finito l’allenamento!’. Dopo poco gli scrivo: ‘Ho lasciato la riunione’. Immediata la sua risposta: ‘Sono già a scuola’. Non so come ha fatto. La gente legge i giornali, i gossip e si fa un’idea di lui. Invece io dico sempre che è addirittura meglio come persona che come giocatore. Oggi un uomo scappa se vede una donna con un figlio. Lui fa tutto con loro, è un punto di riferimento, corrono sempre da lui se prendono un bel voto. Per Mauro sono tutti uguali e pensa al loro futuro. Se fa un investimento, divide in parti uguali”.
Futuro? Per ora ha già un nuovo lavoro: “Avevo fatto Cielo che gol con Simona Ventura e Alessandro Bonan. Andavo come inviata a parlare con gli argentini, li ho fatti cantare e ballare. L’unico che si rifiutò di parlare con me fu Mauro. E già lo conoscevo, oltretutto! Ho avuto proposte da Mediaset, Sky, Rai. Ora non posso. Mai pentita di un tweet? No, Anzi, mi sono pentita di non aver scritto tante altre cose. Più sexy o più intelligente? Purtroppo sono più intelligente”.
In chiusura d’intervista Wanda prova anche a spiegare il perché delle tante foto che circolano sui suoi social: “Una donna deve essere per prima cosa donna e poi deve fare bene il resto. Sono un business. In Argentina se ti fai un tweet magari sei stata pagata, facendo vedere un oggetto o un capo di abbigliamento. Altre volte mi faccio uno scatto solo perché mi piace. Non è che se mi faccio un selfie su una barca, sto raccontando tutta la mia vita, non porto i figli a scuola o penso solo ai soldi. Non mi posso far carico dell’invidia della gente”. Per tutto c’è una spiegazione…