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Magia Letizia, gol con dedica Ganz: a Verona la festA è rimandata, ma quante emozioni

Magia Letizia, Nicolas che può solo stare a guardare: palla all’incrocio, corsa verso la panchina e baci agli spalti: “Per la mia fidanzata, che è lì in tribuna a guardarmi”. Controllo di petto, destro sul primo palo, palla alle spalle di Belec e stadio che esplode, per il quarto gol in campionato con dedica di Simone Andrea Ganz: “Lo dedico a papà, a mia mamma e al mio migliore amico Alberto, oggi tutti in tribuna allo stadio”. Verona-Carpi finisce così, tra delusione (per la FestA rimandata) e gioia (per il gol del Benevento col Frosinone) gialloblù e festa biancorossa per un punto che – assieme ai risultati degli altri campi – ha riaperto le porte dei play off e della rincorsa a quel sogno chiamato SerieA. A fissare l’uno a uno finale del Bentegodi, il ragazzo partito attaccante da San Vitaliano (Napoli) e arrivato a Carpi difensore (posizione scelta dal giocatore ai tempi della Rappresentativa Campania, dove capita la concorrenza in attacco si è reinventato esterno basso) e il numero nove col gol nel dna arrivato a Verona in estate in prestito dalla Juventus: “Il futuro? Ora non ci penso, mi godo gol, momento e questo pareggio”. E l’abbraccio dei suoi compagni. “Una delle cose più belle”.

Eccole alcune delle tante emozioni di una sfida cominciata presto dalle strade di Verona, silenziose. “La Serie A? Ne parliamo dopo” la frase in loop tra le vie della città di Romeo e Giulietta. Voglia di festeggiare, tanta. Scaramanzia? Ancora di più. Uno solo il tifoso in giro maglia gialloblù sulle spalle, pronto a raggiungere lo stadio dove l’entusiasmo a un’ora dal fischio d’inizio è già alle stelle: pullman in arrivo da Carpi che parcheggiano, Curva Sud del Verona che inizia a riempirsi… e a cantare! Ventimila cinquecento tredici i tifosi in fila per varcare i tornelli del Bentegodi – sfiorato il record di Verona-Vicenza di ventimila ottocento quarantotto – uno spettacolo nello spettacolo durato novanta minuti più recupero. “Un pubblico incredibile – l’immagine impressa dell’autore del gol del momentaneo vantaggio Letizia – La rete? In allenamento ci provo spesso, oggi è andata bene. Sono contento per il gol, ma molto di più per la corsa ai play off che continua”. Dall’altra parte, invece, c’è una festA rimandata. “Non è ancora finita. Cesena – prossimo avversario – salvo e in campo a mente sgombra? Non credo che non giochino perché già salvi, poi contro il Verona vogliono tutti fare bella figura, noi dovremo fare la nostra partita”.

Magari portando a casa i punti decisivi per la promozione grazie ancora ad un suo gol in zona Ganz. “Non credo sia diventa la zona Ganz, ma credo che quelli fatti siano stati gol importanti”. E magari con un po’ di fortuna in più in stagione ne sarebbero arrivati altri. “Qualche acciacco in meno? Ce ne sono tanti di motivi, Uni e questo. Sono contento, però, di essere riuscito a tornare al gol dopo quello di Vercelli, l’importante è che a Cesena si possa festeggiare tutti insieme”. Quella Serie A oggi sfumata, distante soltanto novanta minuti e ora davvero ad un passo: grazie, anche, al gol con dedica di Simone. Il ragazzino dal sorriso stampato in faccia e il gol nel dna.