Novara, ecco Lukanovic: “Il piccolo Ibra!”. Record in B, primo gol e…mercato
Questione di chance:
“Sansone si è fatto male, giochi tu”. Opportunità da cogliere al
volo, subito subito. Pensare? Poco. Piuttosto fare. E segnare. Primo gol,
oggi, contro il Vicenza (…da tre punti!): “E’ un
giorno speciale, uno dei più belli di sempre”. Anzi, il secondo: “Insieme al giorno in cui è nata la mia sorellina”. Ovvio sia così, no?
Felicissimo, Lukanovic. Che di nome si chiama Antonio ma è tutt’altro che
italiano. Croato, prego. Un talento. Se n’è accorto pure Boscaglia:
“Ha tutto per far bene ma deve restare umile”.
Altrimenti? “Lo vedremo tra qualche anno in spiaggia, sotto l’ombrellone. In
Brasile e senza una lira!”. Sintetico e schietto, anche perché
Lukanovic era in piedi proprio accanto a lui, tutto sorridente in zona mista. Pronto a
godersi un record tutto suo, quello del più giovane marcatore stagionale in
Serie B. Classe ’98, 18 anni, professione attaccante,
in Croazia “lo chiamavano il piccolo Ibrahimovic”. Suo idolo da sempre
inoltre, basta guarda il suo profilo Instagram per rendersene conto. Attento,
meticoloso, un tipo serio Lukanovic. Garantisce il suo ex agente in esclusiva, Zupan Saso (ora lo segue Luigi Sorrentino). Che
su Gianlucadimarzio.com svela pure un retroscena: “Lo volevano Torino,
Sampdoria, Fiorentina, alcune squadre tedesche. Abbiamo scelto Novara perché ci
siamo fidati della società”. Scelta giusta, 6 presenze e un gol per il croato. In principio fu il Parma. Tanti gol
negli Allievi, una quindicina, poi le sgambete con la prima squadra e i consigli di Crespo: “Spesso mi sono allenato coi
grandi, Hernan mi ha aiutato tantissimo per la mia crescita”. Poteva anche
andare all’Udinese, come dice l’agente: “Fece un provino lì, lo volevano a
lui piaceva Udine…”. Ma alla fine arrivò il Parma. Dopo il fallimento
della società, però, il ragazzo ha scelto Novara: “Appena ho visto
Novarello mi sono innamorato!”. Allenamenti e sacrifici, tutti a testa bassa. Poi per lo svago ci
sono la fidanzata e la playstation: “Gioco spesso, mi
rilasso”. Iniziò col calcio a 5, poi arrivò il Rijeka e lo prese al volo,
senza pensarci. Nove anni nel settore giovanile e poi via, il Parma in Italia non si può rifiutare. Ora Novara nonostante gli ammiccamenti del mercate. Questione di chance, appunto. Scelte vincenti.