Loseto, un esordiente per la Fidelis Andria: “L’opportunità di una vita”
All’anagrafe è Michele, ma per tutti è Valeriano (“Il mio secondo nome”) Loseto: a 45 anni, avrà per la prima volta l’occasione di misurarsi su una panchina del calcio professionistico, quella della Fidelis Andria. Dopo aver guidato la formazione Berretti biancoazzurra fino alle fasi finali dello scorso campionato e con un curriculum che lo ha visto allenare in Promozione ed Eccellenza con Corato e Gravina, Loseto ha sottoscritto con la Fidelis un biennale: una scelta fortemente voluta dal presidente Paolo Montemurro, oggi al fianco del nuovo allenatore in occasione della conferenza di presentazione che si è tenuta in aula consiliare a Palazzo di Città, “per rinsaldare il legame con la piazza” come spiegato dal numero 1 del club e dal sindaco di Andria Nicola Giorgino.
“È l’opportunità della mia vita, finalmente mi è stata concessa –è il manifesto di Loseto- Ci metterò passione competenze e volontà. Voglio raggiungere degli obiettivi che possano far sorridere la tifoseria e la società”. L’obiettivo primario resta “essere in panchina fino al prossimo 30 maggio” scherza cercando di tenere basse le attese, ma non è un mistero che la Fidelis punti a ottenere l’accesso a quella zona-playoff mancato nella recente gestione Favarin. Mister Loseto sarà affiancato da Francesco Bellucci, ex difensore, nel ruolo di vice allenatore. “Sono emozionato e orgoglioso di poter allenare una piazza come Andria –ha ammesso l’allenatore- è nato tutto in una sera di qualche settimana fa: il presidente mi ha fatto questa proposta e l’ho accolta benissimo”. I cambi di allenatore in tempi recenti sulla panchina andriese non lo spaventano: “Non ho paura, so che siamo in una piazza esigente e altamente competente, ma non voglio certo fasciarmi la testa prima che si rompa. Se ci sono voglia, competenze e passione, il gruppo ti segue: questo può essere solo un buon viatico affinché i risultati arrivino”. Sul campo sarà 4-3-3, con una priorità tecnica: “Sul mercato aspetto un uomo di qualità davanti alla difesa, fondamentale per il 4-3-3 che ho in mente. Ho chiesto un sacrificio al presidente”. Lo zoccolo duro, in un organico che oggi conta 13 tesserati, sarà formato da Onescu, Piccinni, Tito e Croce. “Sono dei punti cardine –le parole dell’allenatore originario di Bari- tra i calciatori che abbiamo in rosa qualcuno ha manifestato l’intenzione di andare via, ma ho chiesto al presidente di mantenere lo zoccolo duro”.
Fiducia ed entusiasmo, riverberate anche dalle parole del presidente Montemurro: “ “Il sostegno di piazza e tifoseria è fondamentale: ciò che conta è essere preparati a un campionato impegnativo come la serie C. Servono voglia e passione, che abbiamo riscontrato in Loseto: abbiamo avuto modo di valutarlo dal punto di vista tecnico e umano, è un uomo vero e lo ha dimostrato. Le trattative in corso? Ce ne sono già, di certo non affideremo una squadra molto giovane a un tecnico alla prima esperienza tra i professionisti. Non scherziamo, c’è necessità di cambiare tanto rispetto all’esperienza in Berretti”. L’occasione è stata propizia per fare chiarezza anche su alcune figure dell’organigramma societario: Marcello Sansonetti, ex Bari, sarà il nuovo club manager, mentre è ai saluti Piero Doronzo, direttore sportivo assente nell’occasione: “Ha tutta la stima da parte della società –ha spiegato Montemurro- qui ha fatto bene ma ci sono dei matrimoni che non possono continuare per mille motivi. Ad oggi non ci sono più le condizioni affinché questo matrimonio possa andare avanti. Mi sarebbe piaciuto proseguire anche quest’anno il rapporto avviato nell’estate 2015, ma non sarà così”.