Il Palermo ospita i “fratelli” del Lommel. Granell: “Che emozione il Barbera”
La nostra intervista a Álex Granell, ex calciatore del Girona e attualmente centrocampista del Lommel SK, club belga di seconda serie appartenente al City Group
È una tra le società con il settore giovanile più all’avanguardia dell’intera Europa, la filosofia del club è chiara: sostenibilità e integrazione. “Qui puoi crescere come giocatore ma soprattutto come persona”. Stiamo parlando del Lommel SK, squadra di seconda serie belga appartenente alla famiglia del City Football Group e ospite del Palermo per un training camp che si terrà da oggi, 21 marzo fino a sabato 23, proprio in Sicilia. “Per noi sarà una grande opportunità poter giocare contro i nostri “fratelli” rosanero. Non vediamo l’ora” racconta Álex Granell – centrocampista spagnolo del Lommel SK – ai microfoni di gianlucadimarzio.com.
L’Italia e Palermo: “Stadio Barbera, sarà un’emozione”
Basta tracciare una linea retta per sentirsi a casa. Il clima freddo e tagliente del Nord Europa si plasma con il calore del sud Italia. Lommel e Palermo uniscono passione, storia e avanguardia. E proprio allo stadio Renzo Barbera, le due squadre di affronteranno per una sfida amichevole. Un’occasione unica anche per Granell che per la prima volta visiterà Palermo “Seguo il club da quando sono entrati a far parte del City Group. Sto seguendo la loro stagione, sarebbe davvero bello se riuscissero a salire in Serie A. Per noi giocare qui è una grande opportunità: ho sentito dire che al Barbera l’atmosfera è ottima: speriamo possa essere un giorno memorabile per tutti”.
“Lommel, la mia oasi felice”
“Tutta la città ci segue con passione: abbiamo trentamila tifosi. Lo stadio è sempre pieno e noi cerchiamo di non deluderli”. Immerso tra la natura e i parchi il Soevereinstadion, casa del Lommel.
“Quando sono tornato in Europa dopo l’esperienza in America, il mio obiettivo era quello di venire qui. C’è un progetto ambizioso”. Álex Granell ha le idee chiare sulla forza e l’organizzazione della società, un luogo dove poter diventare un uomo migliore. Un paese dei balocchi? No, è molto di più: “Penso che se fossi ancora un diciassettenne, il mio sogno sarebbe quello di far parte di un club come questo. Non c’è un posto migliore per crescere come giocatore e come persona. Qui si prendono tutti cura di te. Io sono arrivato qui che ne avevo 34, quindi un po’ tardi (ride ndr.) ma sono contento”.
Scaramanzia o consapevolezza? Granell fa la sua predizione: “Non so quando ma sono certo che accadrà: il Lommel raggiungerà la massima serie. Dovesse accadere quest’anno sarebbe un sogno”.
Spagna è casa, Bolivia è insegnamento
Immagina di giocare per la squadra della città in cui sei cresciuto e diventare prima capitano e poi una leggenda. Granell è il quarto giocatore all-time per presenze nella storia del Girona. “Ho un grande rapporto con tutti, sono grandi amici. Sono orgoglioso del cammino che stanno facendo in Liga. Ho passato sette anni nella squadra del paese in cui sono nato, cosa potrei chiedere di meglio?”. E poi l’esperienza in Bolivia, unica nel suo genere e per certi inaspettata. “Sono stato colpito dal calore della gente, mi sono adattato nel migliore dei modi. Io e la mia famiglia abbiamo imparato ad essere felici e grati per le cose che la vita ci pone di fronte a noi. Giocare per il Bolivar è stato come essere al Real Madrid, o all’Inter o alla Juventus: sei la favorita ogni anno e devi giocare sempre per vincere”. Un giro del mondo stile Pechino Express che gli permette di essere una guida per i più giovani: “Provo a essere un esempio per loro. Quello che consiglio loro è di pensare step by step, passo dopo passo. Pensa a fare bene qui, poi il prossimo anno si vedrà. La cosa peggiore? Non posso più correre come loro, vanno troppo veloci (ride ndr)”.
Trentamila abitanti e una società che vuole lasciare il segno nel calcio che conta. Sostenibilità e ambizioni: un progetto concreto sostenuto da una delle proprietà più ricche del mondo. E allora, “Welkom in Italië Lommel”.