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Chelsea, ecco Conte: “L’Italia, la mia scelta, la Premier, Ranieri, il mercato: vi dico tutto”

Can we start? Oh yes, of course! L’Antonio Conte versione English eccolo lì, dietro al tavolo della sala stampa, con tanto di microfono davanti, pronto a presentarsi a tutta la ‘sua’ Inghilterra. L’avventura al Chelsea è già cominciata, con allenamenti che hanno destato subito interesse. Roba nuova per la Premier League, c’è da giurarci. In conferenza stampa l’ormai ex c.t. della Nazionale italiana si presenta così:

“Sono molto felice di essere qui, è un piacere. Non vedo l’ora di cominciare questa nuova stagione col Chelsea, è un nuovo capitolo della mia vita. La Premier League è il campionato più difficile al mondo e sono eccitato per quest’occasione. Il titolo? Cinque o sei squadre possono vincerlo e noi siamo tra questi grandi team, sono orgoglioso di poter allenare il Chelsea. Questo è solo il mio secondo giorno qui e in questo tempo ho visto dei calciatori molto motivati, con la giusta mentalità e una gran voglia di combattere per la maglia, in modo da combattere poi anche per il titolo.

Terry è il capitano della squadra, un grande giocatore con personalità e carisma. Quando un giocatore merita di giocare, con me gioca. John ha firmato il rinnovo a maggio e ne sono felice. La pressione per me non è importante, sono nato sotto pressione. La scorsa stagione non è stata positiva per il Chelsea, ma adesso pensiamo al presente, per costruire qualcosa di importante in futuro”.

Poi ancora sul titolo: “Siamo tra i migliori club di questo Paese e dobbiamo lottare per vincere il campionato. Abbiamo lavorato già sotto diversi aspetti, sto cercando di trasmettere ai ragazzi la mia idea di calcio. Dobbiamo trasmettere la nostra passione anche ai tifosi. Quand’ero in Italia mi piaceva dire che l’allenatore è come un sarto, che deve cucire l’abito migliore per la sua squadra”.

Focus sull’eventuale modulo: “Difesa a tre o difesa a quattro, non è importante. Ciò che conta è lo spirito e l’organizzazione della squadra. Non so se questa è la sfida più grande della mia carriera. Alla Juventus sono arrivato quando il club veniva da due settimi posti. Abbiamo vinto la Serie A poi per tre anni… Nazionale? La pressione è alta, da tutto il Paese, è normale.

Per me è il momento giusto per arrivare in Inghilterra. Mi piacciono le sfide, per mettere alla prova me stesso. Io sono un lavoratore, credo che questa sia l’unica strada per vincere. Ho trovato la giusta mentalità nei ragazzi. Batshuayi? E’ giovane, ma davvero molto forte e tecnico. Usa bene entrambi i piedi, sono contento di averlo in squadra.

Ho grande passione per il calcio. Soffro durante le partite e voglio che i tifosi e i miei giocatori lo vedano. Lavoriamo molto duro per raggiungere i nostri obiettivi. La mia idea di calcio? Se corri più degli avversari, hai maggiori possibilità di vincere. Perché ho lasciato la Nazionale? L’ho deciso dopo la qualificazione agli Europei, avevo voglia di tornare a respirare il campo giorno per giorno. Ho avuto l’opportunità di parlare col Chelsea, un top club, e sono molto felice di aver trovato questa soluzione”.

Poi qualcuno prova a chiedere anche del mercato e non solo… “La Premier League ha degli allenatori eccezionali. Penso che sia importante per un manager, in modo da crescere e far crescere i calciatri. E’ una grande sfida contro gli altri allenatori e le altre grandi squadre. Mercato? Dobbiamo prendere i calciatori che sposino al meglio la nostra filosofia, ma non mi va di fare nomi, non è giusto. Preferisco parlare dei miei ragazzi.

Ho sentito la responsabilità di rappresentare l’Italia nell’ultimo Europeo, ho cercato di impersonificare le nostre tradizioni. Ranieri? In futuro lo chiamerò. E’ un uomo adorabile, gli chiederò qualche consiglio. Sono molto emozionato per questa mia prima conferenza stampa e molto orgoglioso di lavorare qui”.