Lazio, Sarri: “La rosa è migliorata, negli 11 vedremo. Scritte tante bufale su di me”
La conferenza stampa di presentazione di Sarri alla viglia di Lecce-Lazio
Inizia ufficialmente la Serie A 2023-24. Dopo l’esordio di Napoli ed Inter oggi, sabato 19 agosto, domani toccherà alla Lazio di Maurizio Sarri, ospite del Lecce alle 20:45 allo Stadio via del Mare. L’allenatore dei biancocelesti ha presentato la sfida valida per la prima giornata di Serie A in conferenza stampa.
La conferenza stampa di Sarri
Sarri ha esordito: “Campionato difficile. Ci sono squadre più attrezzate di noi. Lo scorso anno abbiamo beneficiato del fatto che altre squadre hanno perso punti dopo essere andati molto avanti in Europa. Non credo si ripeterà, la situazione è come lo scorso anno. Il nostra campionato mi sembra in leggera crescita. Non prendo lo scorso anno europeo come esempio perché credo che abbiamo aiutato i sorteggi favorevoli. I valori sono in linea con lo scorso anno, dobbiamo fare qualcosa ai limiti delle nostre possibilità per riqualificarci in Champions League. Sono tutti indietro di condizione, in particolare Rovella e Kamada. Solo Isaksen mi sembra già avere una buona gamba, ma ovviamente è indietro nell’inserimento nel nostro stile di gioco”.
“Mercato? Se a 24 ore dalla partita mi metto a paralre di mercato… È uno scandalo che ci sia aperto il mercato ora che inizia il campionato. In Italia ci si lamenta che i mercanti abbiano in mano il calcio, ma che leggi abbiamo fatto noi? Il mercato dura il triplo di anni fa. Mi è difficile parlare di mercato. Mi dà fastidio che domani ci possano essere giocatori nostri ancora immersi nelle voci di mercato, con la testa da un’altra parte. Quest’estate il 75% delle cose dette su di me erano bufale”.
L’allenatore biancoceleste ha poi proseguito: “Kamada può pestare le stesse zone di campo di Milinkovic, ma ha caratteristiche completamente diverse. La squadra giocherà in maniera completamente diversa. Siamo migliorati a livello di rosa secondo me, ma non so se siamo migliorati negli 11. Champions League? Secondo me disperderemo meno energie fisiche che giocare al giovedì, ma più energie mentali. L’anno scorso a Lecce abbiamo perso. Io sono qui per preparare una partita e voglio parlare di quello. Alla Lazio vengono chieste delle cose ai limiti delle nostre possibilità. Per gli esperti calcistici italiani eravamo la settima forza del campionato e ci veniva chiesta la Champions. Penso che il via del Mare sia l’unico stadio in Italia in cui non ho mai vinto. Loro stanno già bene fisicamente. In questo momento è una squadra pericolosa, già rapida. Serve umiltà e dobbiamo entrare in modalità campionato“.
Maurizio Sarri ha anche detto: “Stranissimo il calendario che ci è capitato, prime trasferte durissime. Non credo sia casuale, statisticamente era quasi impossibile… Alle generazioni attuali è difficile spiegare quello che è successo 50 anni fa. Noi lo abbiamo visto, ma è difficile passare certi messaggi di certi personaggi che erano facilmente capibili in quegli anni e in quelo contesto rispetto ad oggi. Quello scudetto di 50 anni fa è qualcosa di estremamente particolare e ha un fascino superiore, ma non può essere chiaro per tutti. Non so se possa motivare i miei ragazzi, per un giapponese e un danese immagino sia difficile capirlo. Del calcio italiano non mi piacciono i calendari. Seguiamo il modello inglese ma noi siamo quasi in africa. Stamattina allenamento più difficile della mia vita per il caldo, ed io ero fermo. Difficile stare in campo a 38 gradi”.
L’allenatore ha infine concluso: “La società è cambiata ma le caratteristiche sono rimaste le stesse, con i pregi e i difetti, come tutti. Io credo di essere, ad esempio, un ottimo organizzatore di squadre, ma so che mi ci vuole molto tempo per far passare le mie idee di gioco. Luis Alberto l’ho visto bene. Le responsabilità le aveva anche lo scorso anno. Ha fatto una buona preparazione, ora ha qualche acciacco che lo sta frenando. Ma credo sia fondamentale in questa stagione, come lo è stato la scorsa da novembre in poi. Kamada non è pronto fisicamente e non è completamente inserito nei nostri meccanismi. Ma la prestazione può tirarla fuori in qualsiasi momento. Gli altri avranno bisogno di più tempo credo. Cambiare nazione, modo di allenarsi, di mangiare… serve tempo. Metteremo a posto tutti ma ora sono un po’ indietro. La sensazione è che Kamada abbia l’esperienza per inserirsi prima degli altri. Se si tratta di subentrare 20 minuti sono pronti tutti, soprattutto Isaksen”.