Sorte e il murales di Lautaro: “Mi ha scritto per incontrarci”
“Ciao, sono Lautaro, volevo ringraziarti per la tua opera. Ma dove si trova?”.
“Sì, è andata più o meno così”. È un giorno di marzo, il telefono si accende. È una notifica di Instagram. Andrea Gasparro, in arte Sorte, guarda lo schermo. Il messaggio è dell’attaccante argentino. Un controllo, nessuno scherzo. È lui.
Ma prima un passo indietro, di che opera stava parlando il capitano dell’Inter? Del murales a lui dedicato che è stato creato in viale Monte Ceneri a Milano. L’autore? Andrea. “Il giorno stesso in cui ho pubblicato il video del murales, Lautaro mi ha scritto su Instagram per ringraziarmi e chiedermi dove si trovasse”.
“Da lì abbiamo iniziato a scambiarci qualche messaggio e ci siamo accordati perché gli portassi il quadro che avevo realizzato come studio”. Passano pochi giorni e Andrea incontra Lautaro. La macchina si dirige ad Appiano Gentile, si entra nel mondo nerazzurro: “Mi ha fatto avere un pass per entrare nel centro sportivo senza dover aspettare fuori”.
Un murales prima pensato, poi progettato, infine realizzato. Un’immagine che ha fatto il giro dei social, arrivando direttamente al numero 10 di Simone Inzaghi. Un sogno iniziato da piccolo, tra i muri di Milano e le saracinesche dei negozi. L’arte come espressione per raccontare sé stesso e il mondo. Un viaggio tra idee, pennelli e colori (nerazzurri): Sorte e il murales di Lautaro. “Ho vissuto un’emozione incredibile”.
L’incontro con Lautaro
Un progetto che parte da lontano: “Era da circa un anno che avevo in mente di realizzare il murales di Lautaro. Ho prima dipinto un quadro come studio progettuale per capire come gestirlo su grande scala, un processo che applico a quasi tutti i miei lavori. Ho scelto lui perché è il capitano della nostra squadra e dimostra sempre il suo amore per la maglia dell’Inter”. Da sempre il tifo si colora di nero e azzurro: “Sono interista quando sono nato”. Con il capitano argentino condivide anche l’età: “Mi affascina vedere le grandi imprese di miei coetanei, perché mi motivano a credere che certi traguardi siano raggiungibili”.
Un disegno che ha preso vita “in viale Monte Ceneri, che considero la mia palestra. Quando posso, vado lì per esercitarmi e sperimentare nuove idee per i miei progetti”. Da Milano ad Appiano: “L’incontro è stato breve ma molto emozionante. Lui mi ha fatto i complimenti per l’opera e per me è stato un onore conoscerlo. Mi ha detto che, una volta tornato dagli impegni con la nazionale, gli piacerebbe scrivermi per fare una foto insieme davanti al murales. Sarebbe un vero coronamento del progetto”.
Nel nome dell’arte
Andrea Gasparro, in arte ‘Sorte’. Un nome che “nasce dal mio passato nel mondo del writing (graffiti). Inizialmente perché mi piaceva la disposizione delle lettere, poi mi sono affezionato al significato della parola stessa. Sono convinto che ognuno di noi sia artefice della propria sorte, che premia sempre chi si mette in gioco”. Dopo le elementari la passione per i graffiti. A 15 anni “andavo dai negozianti di Milano a chiedere se volevano decorare le saracinesche, fino ad arrivare, nel 2021, a realizzare una delle mie pareti più grandi, Bovisa Makers, inaugurata dal sindaco di Milano. Da allora ho lavorato a diversi progetti importanti, tra cui il soffitto di un immobile di pregio a Trieste, un’opera per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 e, più recentemente, Natura su strada, un’opera di riqualificazione urbana di 600 m² in via Cialdini a Milano”.
E quel legame tra i suoi due mondi: “Mi ha sempre affascinato l’idea di raccontare lo sport attraverso l’arte. Prima di Lautaro ho realizzato ritratti di grandi campioni come Michael Jordan e Kobe Bryant. Con la mia associazione culturale Alleyhood, lavoriamo per valorizzare lo sport e gli spazi urbani, riqualificando campi da basket sia a Milano che altrove”. Progetti con la volontà di unire “arte, sport e comunità, portando colore e nuove energie agli spazi pubblici”.