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L’allievo ha superato il maestro: Lampard elimina Mourinho dalla Coppa di Lega

Il Derby County espugna Old Trafford ed elimina lo United dalla Coppa di Lega. Primo grande successo da allenatore per Lampard, che affronta e batte Mourinho, l’allenatore con cui è diventato grande nel Chelsea

Il passato che si intreccia nel presente. Con un occhio al futuro. Esonero o non esonero? Questo è il dilemma. Piano, torniamo indietro. Mourinho contro Lampard, nella notte di Coppa di Lega si è visto anche questo. Il Manchester United, infatti, ha ospitato il Derby County dell’ex centrocampista del Chelsea che, proprio con il portoghese, ha condiviso quattro anni a Londra fra gioie (tante) e dolori (meno). Frank ha fatto esultare molte volte il suo allenatore con i bolidi da fuori area, con i suoi tanti gol e i numerosi assist. Oggi però lo ha fatto piangere, eliminandolo dalla coppa.

Decisivi i calci di rigore dopo il 2-2 dei tempi regolamentari. Il gol dopo tre minuti di Mata rimontato dalla punizione di Wilson con tanto di errore da parte di Sergio Romero. Poi l’espulsione del portiere dello United che termina con un’uscita goffa la sua partita da incubo e la rete dell’1-2 ospite a 5′ dalla fine. Infine il gol allo scadere di Fellaini che fa esplodere l’Old Trafford. Per poco, però… Perché i rigori non dicono bene a Mourinho: a sbagliare l’ottavo e decisivo tiro dal dischetto è Jones, che consegna così nelle mani di Lampard e del suo Derby il passaggio al turno successivo di League Cup. “Quando ho visto alcuni dei rigoristi che avevo a disposizione ho iniziato a preoccuparmi”, ha poi confessato il portoghese dopo il match. E lo Special One ci ha visto giusto.




“We’re both in a sack race…”, aveva detto Lampard nella conferenza stampa della vigilia. Della serie: “Siamo entrambi a rischio esonero vediamo chi taglierà per primo questo traguardo”. Già, se le difficoltà dello United sono sotto gli occhi di tutti – fra gli otto punti di svantaggio dalla vetta e le liti interne – anche il Derby County di Lampard non è messo meglio. Arrivato a maggio per ripetere, e migliorare, la stagione dell’anno scorso, l’ex calciatore inglese ha subito dovuto fare i conti con le difficoltà della Championship. Tre sconfitte nelle prime 9 partite, 16 punti e settimo posto in classifica. Fuori dalla zona playoff, ma la stagione è ancora lunghissima. Un obiettivo, la promozione. Che oggi sembra difficile, ma che dopo i rigori dell’Old Trafford può tornare a essere una speranza.

Chissà per chi avranno fatto il tifo i tifosi del Chelsea. Una loro bandiera da una parte, l’artefice dei recenti successi dall’altra. Per chi ha giocato titolare ininterrottamente dal 2001 al 2005, arrivando al record di 164 gare consecutive disputate? O per chi, arrivato nel 2004, ha portato i Blues a tre Premier League, tre Coppe di Lega, un Community Shield e una Coppa d’Inghilterra? Idee combattute sicuramente ma molti sono i complimenti sotto il post instagram di Franck. Primo fra tutti, quello dell’amico John Terry. Anche lui tanto contento per la vittoria di Frank quanto tristi per il tonfo di Mou, sicuramente.

Fatto sta che Lampard, proprio come aveva fatto da calciatore, ha toccato il suo punto più alto incrociando la strada di Mou. Da giocatore forte e campione prima, a allenatore esordiente che vince a Old Trafford ora. E chissà che le loro carriere non possano incrociarsi di nuovo in futuro. Magari con squadre più equilibrate o in contesti più ambiziosi. A Frank, forse, l’idea piacerebbe. Una settimana da Dio per lui. Anzi, cinque giorni: venerdì ha annunciato la nascita di sua figlia, giovedì è tornato alla vittoria in campionato battendo 3-1 il Brentford. Stasera ha battuto lo United ad Old Trafford. Tredici anni dopo il primo trionfo in Premier League, proprio con Mourinho in panchina. Giochi del destino. giochi da…Premier League.