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La Serie A all’Europeo – EurInter, tra presente e passato. Blaszczykowski sulle orme di Boniek

Prima giornata di ottavi. Tanto equilibrio e poco spettacolo. Partite a tinte… nerazzurre. Sì, come l’Inter. Ma che c’entra? Shaqiri (ex) fa un gran gol in sforbiciata ma la Svizzera di Dzemaili e Lichtsteiner è fuori, Quaresma (altro ex) elimina la Croazia di Brozovic, Badelj e Strinic dopo un palo di Perisic. Ottavi nerazzurri, tra l’Inter del passato e quella del presente.

SVIZZERA-POLONIA 1-1, 5-6 dcr – Lewandowski e Milik. Sì, ok. Ma ad essere decisivo è ancora lui. Blaszczykowski come Boniek: era dal Mondiale ’82 che un giocatore polacco non segnava due gol consecutivi in una grande manifestazione. Ci ha pensato Kuba 34 anni dopo. Nel giro di quattro giorni. Non solo, tutti e due sono stati decisivi per la qualificazione della Polonia (prima agli ottavi, poi ai quarti). Altro record. Tra gol (3) e assist (2), è entrato in 5 delle ultime 6 reti della Polonia. Si mangiano le mani alla Fiorentina, dove in una stagione ha fatto 2 gol in 15 presenze. Niente riscatto, il Dortmund si ritrova tra le mani un giocatore rinato. Blaszczykowski ma anche Glik, che oltre ad averle prese tutte lui lì dietro ha segnato anche uno dei rigori della serie. Il terzo: destro potente a incrociare. E pensare che la Svizzera aveva trovato il pareggio a 10’ dalla fine. Ricordate Shaqiri in Italia con l’Inter? Ecco: sforbiciata dal limite dell’area, palla in rete e tutti a bocca aperta. Poi Lichtsteiner ha iniziato la serie di rigori e via via tutti gli altri. Fino al gol di Krychowiak, che rimanda a casa Lich e Dzemaili.

CROAZIA-PORTOGALLO 0-1 dts – Lì dove c’era la cartina della Croazia, ora c’è la bandiera a scacchi. Dove? Sulla testa di Perisic, che per gli ottavi ne ha trovata un’altra delle sue. Poco male però, perché in campo è sempre lo stesso. Passa da una fascia all’altra e non si ferma mai: corre, crossa, tira. Il solito insomma. Poi quel palo ai supplementari e il gol di Quaresma dall’altra parte. Scacco matto del Portogallo. L’Inter che era e l’Inter che è. E la Croazia che è stata: fuori dall’Europeo per una palla persa da Strinic. Mandzukic prima e Kalinic poi si perdono tra la difesa portoghese, Badelj fa il suo come sempre, non un granché Brozovic. Croazia a casa, Portogallo ai quarti senza aver mai vinto nei 90′.

Francesco Guerrieri (@francguer1)