La prima squadra della sua vita: il 17enne rifugiato Bakery Jatta strega l’Amburgo
Partire dall’Africa: tanti sogni e poche valigie. Dal Gambia lungo 6000km di speranze. Fino a Brema, Germania. Prima, qualche calcio a pallone tra scuola e strada. Oggi, l’Amburgo. 17 anni, classe 1998: Bakery Jatta è il primo caso di rifugiato in una squadra professionistica tedesca. Arrivato quasi per caso, ma capace di cogliere alla perfezione la sua chance: tre allenamenti con l’HSV, che è anche la prima squadra di calcio della sua vita.
Per il contratto ci sarà ancora tempo, ma Bruno Labbadia, allenatore del club amburghese, ci sta pensando seriamente. Così come il boss Dietmar Beiersdorfer, che lo ha portato sul campo consigliato dall’agente Firat Aktas, colui che ha scoperto il ragazzo. Margini di crescita che sono per forza di cose sensazionali, dopo una buona figura anche in allenamento con i professionisti. Da oggi, Jatta tornerà all’Accademia di Lothar Kannenberg, a Brema. Intanto, l’Amburgo valuta se metterlo sotto contratto fino a giugno. E’ probabile, comunque, che lo rivedremo dalle parti del Volksparkstadion. Una bella storia.