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La confessione di Gallas: “Nasri avrebbe potuto spararmi con una Taser”

Un rapporto non idilliaco tra due compagni di squadra come
tanti nel mondo del calcio. Ma l’ostilità tra Gallas e Nasri forse si è spinta
davvero molto più in là. Dai tempi dell’Arsenal alla stretta di mano negata
quando si affrontarono nel Derby del Nord di Londra, fino alla Nazionale
come
raccontato dall’ex difensore a RMC: “Stavo pranzando in hotel con la mia famiglia
alla vigilia di un ritiro con la Francia e quando lasciai l’albergo dopo pranzo mi si avvicinarono alcune persone che volevano parlare
con me
– continua Gallas – Inizialmente dissi di no ma successivamente
riconobbi tra di loro un ragazzo che era spesso in compagnia di Nasri al centro
sportivo dell’Arsenal
e, guarda caso, pochi giorni prima avevo avuto un
battibecco proprio con Samir riguardo alcuni commenti che non mi erano
piaciuti. Il ragazzo mi disse di seguirlo per chiarire con Nasri che si trovava
in una macchina lì vicino, così decisi di seguirlo ma fortunatamente mi fermò
mio cugino che fa il poliziotto ed era a pranzo lì con me
”.

Si spiega meglio
Gallas: “Prima di andarmene vidi con la coda dell’occhio una persona
accovacciata con un sacchetto che all’interno conteneva una pistola taser e
ancora oggi mi chiedo cosa sarebbe potuto succedere se mio cugino non mi avesse
fermato!”
. Nessuna conferma o smentita ufficiale anche da parte di Nasri riguardo l’episodio ma in ogni caso, dopo certe dichiarazioni, ricucire un rapporto già incrinato potrebbe diventare davvero impossibile.