Questo sito contribuisce all'audience di

La beneficenza, il Torino, Mihajlovic. Mondonico con orgoglio: “Ho visto crescere Belotti”

Un solo verbo ripetuto all’infinito: allenare, allenare, allenare. Un verbo diventato ormai uno stile di vita per uno come lui, Emiliano Mondonico. Che ne ha viste e passate di ogni nel mondo del calcio. Allenato, sempre con la stessa passione. E lo stesso cuore, grande. Ieri sera un’altra dimostrazione, quando a Crema ha guidato una selezione di Campioni dello Sport contro la Nazionale Cantanti, in un match di beneficenza.

Risultato? Non importa, non era quella la cosa che contava. “Contano i fatti“, dice Mondonico nel pre-gara. “Io apprezzo chi cerca di dare un aiuto concreto a chi necessita di una mano“. Fare del bene, aiutare il prossimo… allenando. Niente di meglio, per lui, uomo di campo fino in fondo. Modulo: 4-4-2, con un centrocampo da invidia. Javier Zanetti sulla fascia destra, Alessio Tacchinardi in mezzo al campo. Con un portiere d’eccezione: Dario Hubner.

“Il Torino? Sta andando bene – racconta in esclusiva a Gianlucadimarzio.com – mi piace Mihajlovic! Ha la stoffa del vincente, si è presentato e ha detto: ‘Noi vogliamo andare in Europa, possiamo giocarcela con tutti’. E’ il punto di incontro del Torino, lui gioca a carte scoperte, ci mette la faccia: è un uomo vero. Ha lo spirito vincente, che vuol dire avere dentro queste certezze e voglia di non mollare mai. E poi c’è Belotti, io ero allenatore della prima squadra quando lui cresceva nell’AlbinoLeffe, vedere dov’è, quello che fa, col Toro e la Nazionale mi fa ancora più piacere”.

Poi saluta, se ne va: deve tornare in campo, a urlare per dare indicazioni e divertirsi. Allenando. Strano eh?