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Kazakistan, 90 minuti per il sogno Euro 2024: “Vogliamo fare la storia”

La nostra intervista a Bakhtiyor Zaynutdinov, esterno offensivo del Kazakistan, verso il sogno Euro 2024

Un intero paese di 19 milioni di abitanti questa sera sarà incollato davanti al televisore. Normale, se per la prima volta nella tua storia ti giochi la qualificazione alla fase finale di un grande torneo internazionale. Il Kazakistan sfiderà alle 20:45 a Lubiana la Slovenia in un vero e proprio spareggio per l’accesso alla fase finale di Euro 2024. Padroni di casa secondi a 19 punti, kazaki dietro di una lunghezza. Per i caucasici pochi calcoli: serve una vittoria. “Per noi è una finale, la gara più importante della nostra carriera e della storia del nostro paese“. A parlare ai nostri microfoni è Bakhtiyor Zaynutdinov, esterno offensivo del Besiktas e stella della nazionale del c.t. Adiev. 

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Il classe ’98 stasera non sarà della partita. Nell’ultima gara di campionato turco tra il suo Besiktas e l’Istanbul Basaksehir infatti, si è procurato la rottura del setto nasale dopo una gomitata subita dal difensore avversario Opoku. Un’assenza pesantissima per il Kazakistan: “Sono molto triste di non poter aiutare la squadra in questa gara decisiva. – racconta il giocatore – Ho però molta fiducia nei miei compagni e nel mister, vogliamo fare la storia“.

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Zaynutdinov, il record-man del Kazakistan che si ispira a Kakà e Ronaldo

Sangue kazako e piedi brasiliani, come i suoi idoli calcistici: Ronaldo “Il Fenomeno” e Ricardo Kakà. In queste qualificazioni ad Euro 2024 Bakhtiyor Zaynutdinov nella storia del suo paese ci è già entrato. Lo scorso 17 ottobre una sua doppietta contro la Finlandia, oltre ai preziosissimi tre punti, lo ha portato a quota 14 reti con la maglia del Kazakistan. Una cifra che gli è valsa il primato nella classifica marcatori all-time della sua nazionale: “Sognavo fin da bambino di giocare per il mio paese, raggiungere questo record è un qualcosa di incredibile. Ma lo darei via subito in cambio della qualificazione agli Europei“. Parole da vero uomo squadra. Del resto Zaynutdinov è uno dei leader tecnici e carismatici dello spogliatoio kazako. Anche se con le parole non ci sa molto fare: “Non sono uno da discorsi. – ammette – In questo lascio fare il ct. È uno che sa dare sempre la spinta giusta, un vero motivatore“.

Questa sera però Magomed Aliev non avrà bisogno di molte parole per caricare i suoi ragazzi. La prima partecipazione alla fase finale di un Europeo è un traguardo che avrebbe dell’incredibile per una federazione nata nel 1991 dalle ceneri dell’Unione Sovietica ed entrata a far parte della UEFA solo nel 2002

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Zaynutdinov nelle foto di presentazione e nelle esultanze mette le mani come a mostrare degli artigli. È il suo marchio di fabbrica e anche quello di tutto il Kazakistan, arrivato ad un passo dalla storia lottando contro ogni pronostico. Fin dalla prima vittoria nel girone. 3-2 alla Danimarca con una rimonta pazzesca nell’ultimo quarto d’ora. Un successo che ha dato il via ad una striscia di grandissimi risultati. “Il segreto del nostro cammino è senza dubbio il gruppo. Il nostro spogliatoio è come una grande famiglia, siamo molto uniti“. Nella gara contro i danesi Bakhtiyor segnò il primo gol, dando il via ad una favola che ora aspetta solo il suo lieto fine.