La Juventus e il sogno di marzo
Mese cruciale per le ambizioni della Juventus: dal sogno “impossibile” dello scudetto, alla rincorsa alla Champions League
Quanto è decisivo marzo per la Juventus? Se guardiamo la sua storia, ce ne rendiamo subito conto: sia quella passata, sia soprattutto quella recente. Fa freddo, a marzo. Eppure, per i tifosi bianconeri, è un mese davvero caldissimo. Il più caldo di tutti, o quasi. Quest’anno, poi, per la squadra di Max Allegri, l’importanza del mese è davvero cruciale. Tra Champions, campionato e sogni vari annessi e connessi.
In campionato…
Rispetto a dicembre, è cambiato davvero moltissimo. L’arrivo di Zakaria e Vlahovic ha stravolto non solo il gioco del gruppo, ma la percezione che la Juve, ancora, per questa stagione abbia qualcosa da dare. E infatti sono arrivati i risultati utili consecutivi in campionato: non sempre eccezionali, ma pur sempre utili.
E quel sogno scudetto che in molti definiscono “impossibile” o “davvero difficile” (basta rileggere le dichiarazioni di De Ligt, per avere una percezione), per qualcuno invece è anche realizzabile. Un sogno, certo. Ma non una chimera. D’altra parte, il precedente del primo titolo dell’era Conte è lì a testimoniarlo: una rincorsa durata tante partite, che aveva portato però alla vittoria del titolo. Era la stagione 2011/2012: dieci anni fa esatti. Quella volta, la rimonta c’era stata; l’anno scorso, con Pirlo in panchina, no. Ma la storia è cambiata, ancora.
… e in Champions
Altra storia, altra squadra. Che ora sta provando a ricostruirsi e a ricostruire un percorso che non può fare a meno della Champions League. Con il Villarreal, il pareggio in trasferta è d’oro, e il ritorno potrebbe regalare i quarti ai bianconeri che, con Allegri, sono riusciti a raggiungere due finali negli ultimi sette anni.
Nel passato, il mese di marzo era stato decisivo: vi ricordate il 2019, quello della rimonta contro l’Atletico? Ecco, per dirne una. Anche quello di quest’anno è un sogno. In questo mese, con i bianconeri, è sempre lecito poterlo avere.