Dolore, rabbia, lacrime: il calvario di Barzagli
Un infortunio non grave, ma che rischia di essere lungo. E che fa arrabbiare, quasi avvilire. Venticinquesimo minuto, Juventus-Udinese è sull’1-0 (Kean ha già segnato la prima rete). Andrea Barzagli, al rientro da titolare dopo mesi di assenza, è costretto a fermarsi. Il problema è muscolare: sente tirare il polpaccio. Dalla panchina chiedono al difensore: “Ce la fai?“. Lui abbassa la testa, la scuote e fa segno con le mani: “Se continuo mi strappo“.
Subito pronta la sostituzione: entra Bonucci. E Barzagli, per la rabbia, esce a testa bassa e va direttamente negli spogliatoi. Quasi in lacrime: è il disappunto, più che il dolore, per un giocatore che vuole ancora dare molto, ma che rischia di doversi fermare di nuovo per diverso tempo. L’infortunio di Barzagli verrà valutato nei prossimi giorni: è difficile una sua convocazione per la partita con l’Atletico Madrid.