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Grinta, rivoluzioni tattiche e la perla di Yildiz: la prima Juve di Tudor supera l’esame Genoa

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Buona la prima per Igor Tudor, decisiva la giocata di Kenan Yildiz contro il Genoa

C’è già in parte il marchio di Igor Tudor nella prima del croato da allenatore della Juventus. Accolto dai 40.000 dell’Allianz Stadium tra cori, applausi e il “Bentornato a casa, Igor” della Curva, l’ex Marsiglia ha reagito in maniera spontanea al saluto dell’ambiente bianconero: con emozione e qualche lacrima agli occhi.

Poi il campo, lo sguardo concentrato sull’insidioso Genoa di Patrick Vieira, il fischio d’inizio e una Juventus subito aggressiva, intensa e, proprio come ci si aspettava, già profondamente cambiata dal punto di vista tattico rispetto alla gestione Thiago Motta: 3-4-2-1 il modulo scelto da Tudor, con il rilancio da titolare di Dusan Vlahovic e Nico Gonzalez largo a centrocampo.

Rivoluzione ampiamente attesa anche nel reparto arretrato, zona del campo in cui l’ex Lazio si affida alla difesa a tre (il marchio di fabbrica del calcio di Igor Tudor) escludendo dagli undici titolari Pierre Kalulu, poi subentrato nel corso del primo tempo dopo l’infortunio di Federico Gatti.

Oltre che l’aspetto tattico, ciò che è evidente fin dai primi minuti di gara è una voglia di “azzannare” l’avversario da parte dei bianconeri che probabilmente non si vedeva da diverso tempo, con Igor Tudor che dall’area tecnica parla costantemente con i suoi ragazzi, alza il pressing con le sue indicazioni, quasi cerca di guidarli come fosse con un joystick al comando.

Lo scambio Tudor-Koop alla base del gol di Yildiz

Passano i minuti, la Juve è intensa ma non incide e il Genoa regge senza troppa fatica ai tentativi dei bianconeri. Ai ragazzi di Tudor occorre sfruttare i momenti di disattenzione del Genoa, ed è proprio questo quello che accade al minuto 25.

Rimessa laterale nei pressi dell’area tecnica di Igor Tudor, l’allenatore croato afferra il pallone e lo consegna rapidamente a Teun Koopmeiners: “Battila in fretta, battila in fretta”, urla l’ex difensore. L’olandese esegue gli ordini e di fatto lancia Kenan Yilidz a campo aperto. Il resto, all’Allianz Stadium era già nelle idee di molti: doppio passo, avversari saltati e palla messa all’incrocio dal dieci dei bianconeri, che regala il primo urlo dell’era Tudor all’Allianz Stadium.

Kenan Yildiz, attaccante della Juventus

Un finale di sofferenza per la Juventus

Nella ripresa la Juventus abbassa la propria intensità, il Genoa esce con coraggio e – a più riprese – crea qualche pericolo alla porta di Di Gregorio, senza però incidere.

A questo punto è il momento di stringere i denti per la squadra di Igor Tudor che, tra qualche attimo di apprensione a causa del “solito” Ruslan Malinovskyi e una grande occasione sprecata da Timothy Weah, resiste e chiude la sua gara sull’1-0. Buona la prima per Igor Tudor, la Juventus riparte all’assalto della Champions League. Al termine della partita John Elkann è sceso negli spogliatoi per congratularsi con la squadra. Sorrisi e tanta positività: questo è il clima che aleggiava nell’ambiente.