Juventus, Allegri: “Non siamo solidi, a Milano avevamo il controllo della partita. Tagliavento? In Italia ci piace fare commedia”
La sconfitta nello scontro diretto prima, la pazza vittoria di San Siro poi. Per la Juventus non sono stati giorni noiosi, anzi. Non lo saranno nemmeno i prossimi, perché il Napoli è ancora lì e perché c’è una finale di Coppa Italia da giocare. Ma, prima di tutto questo, c’è un Bologna da affrontare: “Un passo in più verso il nostro obiettivo – ha esordito così Massimiliano Allegri nella conferenza stampa della vigilia – una partita da vincere se non ci vogliamo incasinare un’altra volta. Il Bologna è una squadra di qualità e organizzazione, che verrà qui per fare l’impresa. Noi bisognerà affrontarlo con rispetto e facendo tesoro dei punti lasciati a Crotone o da altre parti”. Sette giorni di fuoco intorno alla Juventus. Tante le polemiche su Orsato e sul “colloquio” Allegri-Tagliavento: “Ma qui in Italia ci piace fare commedia – continua l’allenatore bianconero – le voci mi hanno infastidito relativamente, perché si tratta di un episodio che non esiste e le immagini lo hanno confermato”. E allora si parla di campo: “Con un Napoli che sta facendo cose straordinarie, per questo il campionato è ancora aperto. L’anno scorso, con 88 punti, a quest’ora avremmo vinto il campionato”. A guidare la squadra dovranno essere Dybala e Higuain: “Che domani giocheranno – spiega Allegri – sono loro a doverci dare quei gol necessari per lo Scudetto”.
Presunzione. Questo il concetto che viene fuori più spesso: “Perché in questo momento non siamo solidi. A Milano avevamo il controllo della partita, poi per l’ennesima volta abbiamo difeso male su un piazzato e si è riaperto tutto. Detto questo, l’Inter ha fatto la partita migliore dell’anno. Ma potevamo incassare di più anche a Benevento per esempio. Per non parlare di Madrid, dove abbiamo difeso male su una rimessa, o con il Napoli sul corner finale. Abbiamo subito sei gol in quattro partite, così lo Scudetto non lo vinci”. Chiosa anche sul capitolo VAR in Europa: “E’ uno strumento che aiuta molto se usato con criterio. In Italia lo stanno facendo bene, sono molto migliorati dopo un periodo normale di adattamento. Tutto questo credo avverrà anche in Europa. Innanzitutto voglio fare i complimenti alla Roma, che ha fatto una grande partita. Negli ultimi quattro anni il calcio italiano ha fatto finali e semifinali. Ma noi vogliamo vedere le cose sempre e solo in ottica negativa”. Situazione infortuni: “Mandzukic? Per Bologna non ce la fa, come Sturaro, De Scliglio e Chiellini. Bernardeschi invece non ha tutti i 90 minuti sulle gambe ma è migliorato molto in rabbia e cattiveria agonistica. Per quanto riguarda la difesa Sono a disposizione Barzagli, Rugani, Howedes e Benatia. Di questi quattro ne giocano due o tre. Poi domani giocherà Buffon, che sarà presente anche in Coppa Italia. Al posto di Pjanic ci sarà uno fra Marchisio e Bentancur”. Chiosa finale su Dybala e le voci di mercato dalla Germania: “Se lo darei al Bayern per 100 milioni? Non sono io a dare l’ok (Ride n.d.r). Eventualmente lo daremo insieme alla società. Ma lui può diventare un top mondiale, dipende tutto dal suo atteggiamento e dalla volontà di mettersi in discussione”