Kings League, Just Rohn presenta i TRM: “Il nostro gruppo farà la differenza, obiettivo top 4”

Il direttore sportivo e vicepresidente dei TRM Just Rohn presenta la sua squadra in vista della Kings League Italia
Uno si occupa di marketing, brand e comunicazione e l’altro di tutti gli aspetti “da campo”. Mente e braccio, uniti dall’importanza del rapporto umano e della fiducia reciproca. È questo il nucleo dei “TRM F.C.”, la squadra della Kings League Italia che ha come presidente “The Real Marzaa”, all’anagrafe Francesco Marzano, streamer di successo su Twitch nel nostro Paese.
Parliamo di uno dei team più acclamati dal pubblico che, grazie alle parole di Matteo Colombo, in arte Just Rohn, direttore sportivo e vicepresidente nonché icona del mondo di YouTube, siamo riusciti a conoscere in profondità tra idee, ambizioni, strategie e aneddoti divertenti. “Io e Marza ci conosciamo da 15 anni. Appena gli si è presentata l’opportunità della Kings League ha deciso di coinvolgermi per la parte sportiva grazie alla mia grande passione per il calcio. Oggi sono il direttore sportivo ma anche il vicepresidente del club, dato che lui è l’unico dei 12 presidenti che abita fuori dall’Italia“, apre Rohn nella sua intervista per gianlucadimarzio.com.
Ma come parte nel concreto il progetto di una squadra della Kings League? “Abbiamo iniziato 4-5 mesi fa ponendo le prime basi per il brand e i social. Abbiamo poi iniziato a formare il nostro staff tra mister, analisti e scout, per poi contattare le wild cards, che saranno annunciate nei prossimi giorni. Altri si sono affidati da subito a figure di questo mondo per bruciare le tappe, mentre la nostra idea è stata dall’inizio quella di puntare su persone conosciute piuttosto che famose nel mondo del calcio per creare un ambiente familiare e di fiducia. Siamo curiosi di capire se saremo all’altezza, con la consapevolezza di essere una squadra che cercherà di vivere la manifestazione con l’umanità di poter sbagliare“.
Un percorso che ha poi portato fino al draft per la scelta dei giocatori con cui costruire la propria squadra: “Siamo arrivati tra i più preparati, con una scheda per ognuno dei 300 ragazzi. La fortuna è stata che i nostri preferiti non sono stati scelti dagli altri presidenti sorteggiati a chiamare prima di noi. Abbiamo preso il primo e il secondo miglior centrocampista e il miglior difensore della nostra lista, quindi direi che siamo assolutamente soddisfatti“. Da qui ha ufficialmente inizio la storia dei TRM in questa Kings League.
TRM, i primi passi verso la formazione del gruppo
“Siamo stati tra i primi a organizzare già un primo allenamento a Milano con i ragazzi e il presidente“, ci rivela Rohn. “Tra l’altro ci ha raggiunti anche Piqué in persona, che ci ha chiesto come stava andando e se avevamo domande. Abbiamo un contatto continuo con l’organizzazione e questo è molto positivo. Per la squadra poi allenarsi davanti a una leggenda del calcio è emozionante, l’ho percepito nello spogliatoio. C’è tanta pressione data l’importanza del palcoscenico, ma sono sicuro che piano piano l’agitazione iniziale andrà via, anche grazie all’empatia che si creerà con i nostri sostenitori“. E in questo incontro, è già nato il nuovo Trombetta tra i TRM? “A livello di carisma ci sono un paio di personaggi che mi hanno colpito, ma non faccio nomi altrimenti si gasano ancora di più. Spero facciano parlare di loro in campo“, scherza Rohn.
Fino all’inizio della competizione sarà difficile stabilire dei favoriti, anche perché le squadre non si conoscono ancora: “In pochi hanno iniziato a prepararsi da quel che so. Ho fatto una call con ogni membro della squadra e ci stiamo conoscendo pian piano. Per me vincerà chi sarà riuscito a costruire il gruppo migliore. Con quello parti dal 51% di probabilità di vittoria”. Direttore sportivo che ci confida poi ironicamente: “È possibile che ci siano delle strategie per spiare le altre squadre? Io non sono ancora entrato in questa dinamica. Il mio consiglio è quello di pensare al proprio team dato che il lavoro da fare è tanto, ma i nostri allenamenti sono aperti a tutti“.

Rohn: “Per i TRM l’obiettivo in questa Kings League è arrivare tra i primi 4”
Un’altra delle idee ribadite dai TRM e dal suo presidente è quella di formare una realtà “solidale” e autosufficiente in grado di crescere con il passare delle stagioni e con l’aumentare dell’appeal della competizione. “A livello organizzativo abbiamo un budget da dividere in due tornate e un tetto limite da spendere per le wild cards. I presidenti possono decidere quanto spendere solo per le questioni organizzative della propria squadra. Noi abbiamo deciso di restare tranquilli dedicando poco più del 50% alla prima, sperando poi che investitori esterni diano una mano per la seconda. Siamo all’inizio, non conosciamo la formula perfetta: ora non pensiamo a guadagnare ma a vivere un’esperienza nuova. Poi se il tutto crescerà da solo, inizieremo a puntare anche sul lato business“, precisa il content creator.
Come in una delle sue storiche serie su YouTube, dal titolo “Fifa a obiettivi”, Rohn ha fissato il traguardo da raggiungere e il relativo “power up” per questa competizione: “Vogliamo arrivare tra le prime 4 per poi andare a giocarci il Mondiale per Club. Poi se dovesse capitare di vincere la lega sarebbe sicuramente quello il power up. Dal settimo posto in giù non saremmo soddisfatti del nostro lavoro. Ci stiamo mettendo tanto impegno, per questo spero possa darci tante soddisfazioni anche a livello personale“.
Il rapporto con gli altri presidenti e la profezia di Marza
Le squadre sono tante e la voglia di vincere ancor di più. E sfruttando lo spazio offerto dal mondo del web, stanno iniziando a nascere anche i primi screzi tra i presidenti: “Come c’è il rap game, esiste il web game. Tante uscite sono solo per intrattenimento, nel privato i rapporti sono ancora tranquilli. Poi è normale che durante l’anno in campo qualcosa succederà, altrimenti non ci sarebbe competizione. Noi fortunatamente abbiamo un presidente diretto e risolutivo, quindi ci affidiamo a lui“.
Come detto in precedenza, quella dei TRM è l’unica squadra ad avere un presidente “a distanza”. Un aspetto da non sottovalutare, che carica ancor di più di responsabilità tutto lo staff del club. Ma nonostante questo, il presidente trova il modo di farsi sentire, sempre a suo modo: “Marza ha fatto una profezia durante l’allenamento. Ci ha garantito che segnerà il 100% dei rigori presidenziali mettendole tutte all’angolino. Io ho cercato di fargli capire che la porta a 7 è piccola e i portieri molto alti. Lui però ha una tecnica alla Jorginho: fissa il portiere e calcia senza guardare il pallone, andando però a caso. Con scarpe di tela e piedi congelati ne ha segnato uno su due quando ci siamo visti“, ci confida scherzosamente Rohn. Che in conclusione ci rivela ridendo: “Forse queste cose non dovevo dirle, ora dirà che non ho fiducia in lui…“.