Barton, altra follia. E la polizia lo ferma
Barton adesso fa l’allenatore nella terza divisione del calcio inglese. Nell’ultima partita ha aggredito il collega avversario, facendolo sanguinare. La polizia lo ha fermato all’uscita dallo stadio
Joey Barton è considerato uno dei giocatori più violenti della sua epoca. Colpa anche di un'infanzia complicata, con la nonna a giocare un ruolo fondamentale nel tenerlo lontano dalle droghe. Una situazione familiare niente affatto tranquilla, come dimostra l'arresto del fratello Michael accusato dell'omicidio a sfondo razzista dello studente Anthony Walker.
Joey si è salvato con il calcio. Quasi 300 presenze in Premier, tanti i cartellini ricevuti. Adesso ha 36 anni e fa l'allenatore. Siede sulla panchina del Fleetwood Town, squadra che milita nella Football League One, terza serie del calcio inglese. La sua squadra è undicesima in classifica e l'ultima partita contro il Barnsley terzo non è andata bene.
Sul campo è arrivata una sconfitta, fuori ancora peggio. Come riportato dal Sun l'ex giocatore avrebbe aggredito l'allenatore avversario nel tunnel dello spogliatoio. Il litigio con Stendel è sfociato in un contatto fisico, con quest'ultimo che ha avuto la peggio. Tanto che la polizia ha deciso di aprire un'indagine: "
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"Il club conferma l'incidente dopo la partita – si legge nel comunicato pubblicato dal Barnsley – stiamo assistendo le indagine, dunque al momento non possiamo rilasciare dichiarazioni.
A lasciare un commento anche il giovane attaccante del Barnsley Woodrow: "Aggredire il nostro allenatore facendolo sanguinare in faccia è disgustoso. Sei un folle, non meriti un posto nel calcio" Il suo commento su Twitter. Insomma, passano gli anni e cambiano i ruoli. Ma Barton resta sempre il solito.