Ivan Alfonso, dai campi in terra ai 20mila del “Massimino” grazie alla match analysis
Il lavoro del match analysis: la storia di Ivan Alfonso
La passione per la tattica, le statistiche e l'analisi video. Tutto ciò che serve per analizzare una prestazione. Studiare ogni movimento tattico e il singolo gesto tecnico, senza lasciare nulla al caso. Farlo ai raggi X. Ivan Alfonso, catanese classe 1989, di mestiere fa il match analyst. Grazie a dei programmi specifici, è colui che prepara tatticamente, insieme all'allenatore, settimana dopo settimana, il lavoro da svolgere in campo. Match analyst da soli tre anni, ma con una gavetta iniziata nella Berretti del Calcio Catania, come allenatore in seconda, Ivan ha lavorato per Catania e Livorno rispettivamente in Serie C e in Serie B, diventando l'uomo di fiducia di Cristiano Lucarelli.
Ancora sotto contratto col Livorno fino al prossimo 30 giugno, il ventinovenne catanese è cresciuto sui campi in terra, in cui si dilettava ad allenare ragazzini. E in pochi anni si è ritrovato a studiare strategie su calci d'angolo, calci di punizione, rigori o schemi su palle inattive, non tralasciando situazioni tattiche con diversi sistemi di gioco anche per Pino Rigoli e Mario Petrone. Che sia negli spogliatoi o in campo con i calciatori, il lavoro della video analisi inizia il martedì – giorno della ripresa degli allenamenti – analizzando l’atteggiamento tattico della squadra e continua durante la settimana, studiando gli avversari e il lavoro da sviluppare in vista della gara in programma.
Alfonso ha così avuto modo di lavorare per la sua squadra del cuore. Anche davanti ai quasi ventimila spettatori dell'Angelo Massimino, durante il derby col Trapani o per la semifinale dei play off del giugno 2018 contro il Siena. Un sogno inseguito e assecondato da dieci anni. E realizzato grazie alla passione per la tattica, la vera protagonista della match analysis.
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