It’s magic: Wolves, Lincoln City, Wycombe: che storie nel quarto turno di FA Cup
In Inghilterra molti direbbero: “It’s magic”, anche se probabilmente a quelle latitudini ci sono più che abituati. Dal 1872, in 145 anni di pagine incredibili ne sono state scritte eccome. Sembra però che di quel profumo particolare, quel calcio unico, di quell’atmosfera da brividi veri non ne possano proprio fare a meno. E’ l’FA Cup. Con le sue leggi, le sue tradizioni, le sue sorprese. E se Chelsea (4-0 al Brentford) e Manchester City (3-0 a Selhurst Park contro il Crystal Palace) vanno avanti senza troppe ansie, per altre informazioni chiedere ad Anfield, dove il Wolverhampton di Paul Lambert ha dato vita al più classico dei “giant killing”, vincendo per 2-1 mandando a casa il Liverpool di Klopp, sempre più in crisi di gioco e risultati. Nelle sette partite di questo gennaio horribilis, i Reds hanno vinto una sola volta, con 3 pareggi e 3 sconfitte, Dieci gol subiti e 7 segnati. Anfield Road può farti trovare le gambe, soprattutto se sei 18° in Championship, con un allenatore già esonerato (Walter Zenga) e un periodo non troppo esaltante. Però se hai più di 8 mila tifosi che non hanno smesso un singolo minuto di cantare, di darti forza, di permetterti di inseguire un sogno, tutto d’un colpo può diventare raggiungibile. Ed ecco che, dopo pochi minuti, prima Stearman e poi Weimann hanno gettato nel gelo uno stadio che, dopo la finale di Coppa di Lega persa in settimana contro il Southampton proprio ad Anfield, immaginava una risalita ben diversa. E a nulla è valso il gol di Origi che ha riacceso una flebile fiamma. Settimana nera, il Liverpool abbassa la testa.
A Lincoln sarà maledettamente difficile smettere di festeggiare. Passi per il terzo turno vinto contro l’Ipswich Town, nella partita vinta in memoria di Graham Taylor, che aveva portato la squadra (che attualmente gioca in Conference Premier, quinta serie del calcio inglese, ovvero fra i dilettanti) al quarto turno per l’ultima volta nel 1975 e scomparso qualche giorno fa. Ma quel che è successo oggi è da scrivere sulle pagine ingiallite della storia dell’FA Cup: 3-1 al Brighton, squadra prima in classifica in Championship, e ottavi di finale che hanno fatto impazzire i diecimila del Sincil Bank e una città intera. Perché da quelle parti non si vedeva un risultato simile dal 1887. Avete capito bene. Dopo 130 anni, la storia è fatta. E se il Brighton che sogna la Premier League ha dovuto fare i conti con la legge dell’FA Cup, meglio non è andata al Newcastle di Rafa Benitez, che si prende tre gol a Oxford (League One) e saluta la coppa d’Inghilterra senza appelli.
Finita qui? Macché. Un soffio, un pugno di centrimetri. I ragazzi del Wycombe Wanderers non ce l’hanno fatta a regalare un sogno al Buckinghamshire e a scolpire forse il capitolo più bello ed emozionante della propria storia. Al momento del sorteggio era stata festa grande: il video dell’esultanza della squadra di Gareth Ainsworth è ancora virale sul web. Perché non capita tutti i giorni di avere la possibilità di chiudere le valigie in direzione White Hart Lane e giocarsi la partita della vita contro il Tottenham di Pochettino, Kane, Alli, Eriksen, secondo in Premier League e fra le realtà più belle d’Europa. Eppure, eccoli là: all’intervallo, Spurs 0-Wanderers 2. Qualcuno nel Nord di Londra avrà strabuzzato gli occhi, incredulo, sognante. Probabilmente anche i ragazzi di Ainsworth si saranno chiesti se fosse tutto vero, mentre provavano a non tremare negli spogliatoi. Nel secondo tempo è stato spettacolo puro: Son e Janssen hanno messo tutto in parità, poi ecco il 2-3 di Thompson. Minuto 89: pareggio di Alli. 3-3. “Sarebbe comunque favoloso”, avranno pensato in zona Adams Park. Ma se c’è una competizione dove non è mai finita, quella è l’FA Cup. Ed ecco che al 97′ Son ha fatto svanire tutto. Replay e impresa solo sfiorate: “Grazie e ben fatto, Tottenham. Siete stati ottimi padroni di casa e siamo stati così orgogliosi di sfidarvi così alla pari. Buona fortuna per il prossimo turno”. Questo il messaggio inviato dall’account Twitter ufficiale della società agli avversari. Signorilità, merito. Onore.
E per chiudere, l’Arsenal. Che vince 5-0 in casa del Southampton (che in settimana aveva eliminato il Liverpool nella semifinale di Coppa di Lega) e che vince per la prima con cinque gol di scarto in trasferta dal 2009 (6-1 a Goodison Park contro l’Everton). Anche qui le sorprese non sono finite: i Saints non perdevano in casa in FA Cup per 5-0 dal 1910, 107 anni fa, allora contro il Manchester City. Tripletta di Walcott, doppietta di Danny Welbeck. Che negli ultimi due anni ha vissuto un incubo, con un ginocchio fin troppo fragile, ma che non gli ha impedito di tornare alla grande. Diciannove mesi in totale lontano dai campi, oggi due gol per la prima volta nella sua storia in FA Cup. Perché se c’è un posto, un’isola dove tutto può accadere, quella è la coppa d’Inghilterra. It’s magic.