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Dall’Inghilterra all’Ucraina: il cammino degli Azzurri verso Euro 2024

L’addio di Roberto Mancini, l’arrivo di Luciano Spalletti e la qualificazione a EURO2024: le tappe della nazionale italiana

Un ultimo passo, un ultimo sforzo. Alla BayArena di Leverkusen, lunedì sera, basterà un punto all’Italia per qualificarsi a Euro 2024. Un pareggio con l’Ucraina, e gli azzurri andranno in Germania per difendere il titolo conquistato l’11 luglio 2021 a Wembley, contro l’Inghilterra.

Dopo il 5-2 dell’Olimpico di Roma contro la Macedonia del Nord, la nazionale del CT Luciano Spalletti avrà a disposizione due risultati su tre nell’ultima partita di queste “European Qualifiers”. 

Ma com’è stato questo percorso? Dall’Inghilterra all’Ucraina, ecco tutte le “tappe” vissute da Mancini prima e poi da Spalletti.

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Iniziano le qualificazioni a EURO2024…con Mateo Retegui

L’Italia comincia il suo percorso il 23 marzo 2023, allo stadio Maradona di Napoli. Il CT è Roberto Mancini, veniamo dalla mancata qualificazione ai Mondiali ma anche dalla conquista delle final four di Nations League. Proprio per questo la nazionale viene inserita in un gruppo di cinque squadre e non sei, il girone C: a giugno dovrà disputare le ultime due partite di Nations, saltando due turni di qualificazioni.

La prima avversaria è l’Inghilterra. L’Italia comincia subito con una grande novità: è Mateo Retegui, attaccante del Tigre in prestito dal Boca, schierato titolare a sorpresa da Mancini. Retegui segna, ma l’Italia perde: finisce 2-1 per i Tre Leoni, gol di Rice e Kane.  

Ferma a zero, pochi giorni dopo l’Italia è costretta a vincere: si va a Malta, l’avversario sulla carta è di quelli abbordabili, e gli azzurri se la cavano nonostante una prestazione non brillante. Finisce 2-0, segna ancora Retegui e poi Pessina. 

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La parentesi Nations League

A giugno è tempo di final four: il sorteggio abbina nuovamente l’Italia alla Spagna, come nella seconda edizione del torneo. Purtroppo per gli azzurri, la semifinale finisce con lo stesso risultato di due anni fa: 2-1 per le Furie Rosse, decisivo Joselu nel recupero del secondo tempo. Poi la nazionale batterà i padroni di casa dell’Olanda, ottenendo un altro terzo posto. 

Come un fulmine a ciel sereno: addio Mancini, ecco Spalletti

Mancano due giorni a Ferragosto quando arriva una notizia inaspettata, un fulmine a ciel sereno: con un comunicato ufficiale, la FIGC rende noto che Roberto Mancini ha rassegnato le sue dimissioni da CT. Passano pochi giorni e la Federazione annuncia il nome del sostituto: è Luciano Spalletti, reduce dallo storico terzo scudetto del Napoli. L’allenatore toscano si presenta commuovendosi in conferenza: “Per me è un sogno che parte da lontano, da quando mia madre mi cucì una bandiera tricolore per Messico ’70“. 

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“Cuori forti, destini forti”: la qualificazione a EURO2024

L’esordio di Spalletti arriva a settembre, contro la Macedonia del Nord a Skopje. Il vantaggio è di Ciro Immobile, ma Bardhi pareggia nel finale su calcio di punizione. L’1-1 finale complica la vita agli azzurri, mentre l’Inghilterra viaggia verso la qualificazione e il primo posto nel girone. Pochi giorni dopo ecco la prima vittoria del nuovo CT, a San Siro contro l’avversaria diretta per la qualificazione, l’Ucraina: 2-1 grazie a una doppietta dell'”uomo nuovo” Frattesi

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Ottobre è un mese complicato, soprattutto per l’extra-campo: scoppia il caso scommesse, Zaniolo e Tonali lasciano il ritiro per essere interrogati. Sul campo arriva però un’altra vittoria, contro Malta al San Nicola: 4-0, segnano Bonaventura, Berardi (doppietta) e nel finale ancora Frattesi. Tre giorni dopo la sconfitta in Inghilterra: a Wembley vantaggio di Scamacca dopo pochi minuti e gran primo tempo degli azzurri, poi la doppietta di Kane e il gol di Rashford dopo la giocata eccezionale di Bellingham che cambia il match. 

Si arriva quindi a novembre, e al match contro la Macedonia all’Olimpico: lo spavento per l’infortunio di Chiesa e il rischio rimonta, la delusione per l’ennesimo errore di Jorginho su rigore, ma anche il ritorno al gol dello stesso Chiesa e i cinque gol segnati. 

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Ora manca sempre meno al verdetto di Leverkusen: la qualificazione diretta o i playoff, come nel 2017 e nel 2022? Leggi anche – Come funziona e quando sarà il sorteggio della fase finale degli Europei