Italia, Mancini: “Donnarumma resta il miglior portiere d’Europa. Gnonto? Serve calma”
Le dichiarazioni in conferenza stampa del ct dell’Italia, Roberto Mancini alla vigilia della gara contro l’Ungheria di Nations League
Dopo la sconfitta nella Finalissima contro l’Argentina e il pareggio con la Germania, l’Italia affronta l’Ungheria nella seconda giornata del girone di Nations League.
Le parole di Mancini alla vigilia di Italia-Ungheria
“Si può vincere in qualsiasi modo, non c’è una ricetta particolare. Con tutti i sistemi si può vincere, con la Germania negli ultimi 20 minuti non siamo riusciti a prenderli bene perché loro non erano male, mi sembra… Poi la partita successivamente è stata in totale equilibrio. Erano tutti giocatori nuovi, è chiaro che ci vuole un po’ di tempo. Non è un problema far giocare calciatori esordienti e metterli alla prova in gare difficili”, così Roberto Mancini in sala stampa.
Sulla formazione: “Un po’ di cambi ci saranno sicuro. Non credo tutti, ma molti”. Su Scamacca: “Ha tutto per diventare un centravanti molto, molto bravo, è veloce, potente e tecnico. Può migliorare nello stacco, anche se alto. E’ reduce però dalla prima stagione da titolare in Serie A, ci vorrà un po’ più di tempo ma può diventare davvero un grande attaccante”.
Il ct si è poi soffermato su Donnarumma: “Gigio per me rimane il miglior portiere d’Europa: il portiere soffre un po’ di più rispetto agli altri quando si alterna. Ha questo piccolo problema, valuteremo domattina: se lui si sente di giocare e vuol giocare, giocherà. Qui in gruppo sono rimasti diversi, anche Belotti ad esempio a cui avevo detto di andarsi a riposare”.
Sul ruolo di regista: “Locatelli può essere adattato in quel ruolo, ma Bryan insieme a Esposito sono gli unici in questo gruppo che possono giocare da play”. Mancini ha commentato poi il presente di Gnonto: “Intanto è un ragazzo, ha 18 anni e non gli va data nemmeno troppa pressione. Deve crescere tranquillamente. Per l’età che ha, sa giocare a calcio come pochi altri giocatori ed è molto veloce. Se lui cresce con calma, senza mettergli addosso troppa pressione, può far vedere le sue qualità importanti ed è un ragazzo intelligente: può crescere. Il suo ruolo migliore è la seconda punta, ma può fare anche l’esterno”.
Le parole di Mancini sull’Ungheria
Il ct azzurro si è poi soffermato sull’Ungheria di Marco Rossi: “Marco è stato un mio compagno di squadra. Anzi, credo di averlo preso io alla Sampdoria. E’ un ragazzo perbene e un bravissimo allenatore, grazie a lui l’Ungheria è migliorata tantissimo e sta facendo un lavoro straordinario. L’Ungheria ha battuto l’Inghilterra anche con merito, ha pareggiato con Francia e Germania all’Europeo: è una squadra difficile da affrontare, è molto fisica e ha qualità importanti in attacco”.