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Scommesse, Gravina: “Giocatori non sono carne da macello, non li abbandoniamo”

Le parole del presidente FIGC Gravina in vista di Inghilterra-Italia e sul caso scommesse

Nel giorno di Inghilterra-Italia, gara decisiva per la corsa alla qualificazione di Euro2024, il presidente della FIGC Gabriele Gravina è stato ospite all’evento “Italia-Inghilterra, derby d’Europa” presso l’ambasciata italiana a Londra. Tante le dichiarazioni del presidente federale, dal ricordo dell’Europeo vinto al nuovo corso della Nazionale fino ad arrivare al caso scommesse.

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 Gravina: “Euro2020 vinto grazie alla forza del gruppo”

Per la prima volta dalla vittoria dell’Europeo l’Italia torna a sfidare l’Italia dopo la vittoria dell’Europeo. “Ricordo l’entusiasmo di tutto il nostro Paese per la vittoria dell’Europeo. Quella vittoria è stato un unicum. Venivamo da due anni di pandemia. Ha lasciato il segno in tutte le sue modalità: la conserviamo, è una vittoria che comunque ha dei connotati fondamentali”. Quindi Gravina si è concentrato sulla forza del gruppo: Non dimentichiamo che quella squadra non partiva da favorita, non aveva fenomeni, era una squadra normale diventata speciale durante l’Europeo, arrivando a conquistare il record mondiale di 37 risultati utili consecutivi. Il gruppo ha fatto la differenza”.

 

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Sulla partita e sull’addio di Mancini

Gabriele Gravina è poi intervenuto a parlare della partita di questa sera contro la Nazionale di Gareth Southgate: “La partita è difficile. L’Inghilterra è una squadra forte. Noi stiamo cercando di diffondere il seme del rinascimento sportivo”.

  

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Il presidente è tornato a parlare dell’addio di Roberto Mancini: “Sotto il profilo sportivo sì, è tutto alle spalle. Ma la ferità è ancora aperta, sul piano umano non riesco a rimuoverla. Avevamo un rapporto di massima disponibilità e la sua è stata una modalità inusuale”.

Infine, Gabriele Gravina ha parlato del caso scommesse e dei calciatori coinvolti: “Come presidente federale mi attribuiscono tante responsabilità, ma non mi sento particolarmente coinvolto. Lo sono dal punto di vista umano: questi ragazzi sono per me dei figli e non possono diventare carne da macello, ha concluso.