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Zola: “Ho accarezzato l’idea Inter. L’episodio di Stamford Bridge? Forse lo steward ha cambiato mestiere”

Il racconto del rifiuto di uno steward di far entrare Gianfranco Zola a Stamford Bridge lo scorso week end, ha fatto il giro del mondo. Un misunderstanding prontamente sdrammatizzato da Rio Ferdinand con una battuta: “Ragazzo, questo stadio è suo”. E proprio Gianfranco Zola è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, durante il convegno organizzato nello stadio del Cheslea da WyScout, raccontando l’aneddoto: “È vero che non mi volevano far entrare a Stamford Bridge, non mi aveva visto bene. Ma ora lo steward ha cambiato mestiere (dice ridendo, ndr), ma devo dire che è stata carina come cosa. Rio è stato pronto a fare la battuta”.

Magic Box, come venne soprannominato proprio a Londra, parla anche di Conte e della sua avventura al Chelsea: “Antonio non ha bisogno del mio assenso, è apprezzato da tutti. Opinione pubblica, tifosi, gli altri allenatori. Antonio se lo merita, è uno che lavora tanto. Poi si rinnova questo connubio tra Chelsea e Italia, che funziona e dà buoni risultati. La possibilità di diventare allenatore dell’Inter? Sono stato vicino, ma comunque sapevo che era una panchina ambita e gli allenatori in lizza erano quotatissimi. Per un momento ho accarezzato l’idea, mi avrebbe fatto piacere. Però rimane un onore essere stato accostato a loro. Il progetto dell’Inter ha potenzialità enormi. L’Inter ha una grande storia dietro e questo è già una grande garanzia, con una grande solidità finanziaria. Il progetto è serio, le potenzialità ci sono. Poi il campo deve rispondere bene per aiutare tutto il contorno a fiorire e crescere”.