Paolo Zanetti ha parlato al termine della sfida fra il suo Venezia e il Genoa, terminata con il risultato di 1-1.
"Volevamo vincere, come lo voleva il Genoa: la posta in palio era alta. Siamo partiti fortissimo, abbiamo subito fatto capire quale partita volessimo fare, ma poi ovviamente in campo c'è anche l'avversario", esordisce Zanetti.
Che poi commenta la rete subita, quella dell'1-1 di Caleb Ekuban: "Abbiamo preso un gol a difesa schierata, che mentalmente ci ha fatto abbassare l'intensità e prendere un po' di paura. Abbiamo anche introdotto un sistema di gioco nuovo, che ci espone a qualche difficoltà che non siamo abituati ad avere. Ma nel complesso penso che il pareggio sia stato giusto; abbiamo avuto noi un paio di occasioni incredibili per segnare, ne hanno avute un paio anche loro, che sono rimasti lontani in classifica, grazie al pareggio".
"Mi sono arrabbiato con Johnsen"
Zanetti parla dunque della mancanza di gestione da parte della sua squadra: "Si tratta di una caratteristica che appartiene alle grandi squadre. Noi dobbiamo fare dell'aggressività la nostra arma. Ma oggi ai miei ragazzi non ho niente di particolare da rimproverare, anche se avremmo potuto fare un altro gol. Mi sono arrabbiato con Johnsen per la scelta di servire Aramu sul destro e non Nsamé sul mancino, era una situazione che in Serie A va interpretata in modo completamente diverso, bisogna fare gol". Chiusura sulla scelta della formazione titolare: "Nani lo avevo visto bene in settimana, mentre Johnsen aveva avuto la gastroenterite, quindi era anche un discorso fisico. Poi, per come si è messa la partita le caratteristiche di Johnsen ci serviva di più, perché il Genoa è tornato su, come ci apsettavamo, e abbiamo avuto spazi in campo aperto".