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Il West Ham stupisce: può ripetere la favola del Leicester?

Gli Hammers continuano a stupire in Premier League. La vittoria contro il Liverpool ha acceso i riflettori sulla squadra di David Moyes

Lo scorso anno il West Ham aveva sfiorato l’impresa, poi sfumata. Soltanto due punti hanno impedito agli Hammers di qualificarsi per la prima, e storica, volta in Champions League. Quest’anno, il rendimento degli uomini di David Moyes continua ad impressionare. Grazie alla vittoria contro il Liverpool nell’ultimo turno, il West Ham ha agganciato proprio i Reds al terzo posto, a sole tre lunghezze dal Chelsea. Lecito sognare?

 

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Che inizio!

Il West Ham ha iniziato alla grande la stagione. Terzi in Premier League e qualificazione centrata in Europa League. Gli Hammers volano e fanno sognare i tifosi. Dopo aver battuto il Tottenham, è arrivata la vittoria contro Salah e compagni eguagliando un record del ’75.

Da cenerentola a realtà: gli Hammers sono ormai entrati di diritto nell’elite del calcio inglese e non hanno nessuna intenzione di fermarsi. A questo punto è lecito chiedersi se possa ripetere, o meno, la favola del Leicester City di Claudio Ranieri nel 2015/16.

 

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Folta concorrenza

Dopo soltanto undici partite, sembra difficile fare previsioni. Chelsea, Liverpool e Manchester City sembrano corazzate quasi irragiungibili per top player, profondità di rosa e fatturato. Ma la Premier League ci ha insegnato che, a volte, le favole possono anche diventare realtà: questo West Ham è compatto, tosto e determinato. Ha la fame di andare a caccia dell’impresa ma bisogna volare basso. Continuare a martellare – rimanendo fedeli  alla tradizione del club – da underdog e poi fare i conti. Perché impresa, dalle parti del London Stadium, sarebbe già una qualificazione in Champions League…

 

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Uomini chiave

Declane Rice è il cuore e motore del West Ham. Il classe 1999 è il leader tecnico della squadra. John Terry lo ha già ribattezzato il mediano più forte al mondo e l’inglese ha tutto per consacrarsi. La fascia da capitano lo responsabilizza e sembra galvanizzarlo. Con Tomas Soucek costruisce una mediana di corsa, quantità e qualità che esalta i vari Pablo Fornals e Jarrod Bowen, frecce impazzite nell’arco di Moyes. Tra tutti, però, spicca Michail Antonio. Già sei gol in dieci partite per il trentunenne, che ha scritto il suo nome nella storia del club: è il miglior marcatore degli Hammers. Per tentare l’impresa, però, dovranno rinunciare ad Angelo Ogbonna: l’ex Torino e Juventus ha riportato la rottura del crociato.