Arrivato alla Juventus in estate, Timothy Weah si prepara a vivere una partita particolare. Domenica 22 ottobre, infatti, i bianconeri affronteranno a San Siro il Milan, la squadra dove ha giocato suo padre George dal 1995 al 2000.
Weah ha parlato dell'importanza della partita in un'intervista a La Gazzetta dello Sport: «Sarà veramente una partita speciale, non vedo l’ora. Ovviamente mio padre ha un importante passato in rossonero, quindi questo match ha un significato particolare per la mia famiglia. Sarà bellissimo anche sfidare due compagni di nazionale come Pulisic e Musah. Per noi, poi, è una gara molto importante contro i primi della classe, spero ci regali soddisfazioni».
Juventus, le parole di Weah
Poi, l'esterno americano ha parlato dei suoi primi mesi alla Juve: «Sono molto contento, è fantastico giocare a fianco di calciatori di altissimo livello e per un club come la Juve. Sto imparando tantissimo tutti i giorni in allenamento. Mi ritengo davvero fortunato a giocare in una squadra così blasonata».
Un ambientamento positivo quello di Weah, anche grazie all'aiuto di molti compagni: «Con chi ho legato di più? Un po’ tutti, ma in particolare con Kean e Pogba. Paul sta attraversando un momento difficile e io vado spesso a casa sua per essere sicuro che stia bene, è una grande persona. Anche Chiesa e Vlahovic mi hanno aiutato parecchio, poi naturalmente McKennie è stato fondamentale. Lui porta costantemente un’energia positiva sia in campo che fuori».
Infine, Weah si è soffermato su Massimiliano Allegri: «So che qualcuno lo considera un difensivista, ma io la ritengo una buona cosa perché l’aspetto difensivo penso sia fondamentale per i successi di una squadra. Io so di dover fare progressi a livello difensivo ma posso portare in dote anche qualità e velocità nelle ripartenze per creare superiorità numerica. Sono convinto che crescerò molto grazie ad Allegri».