Dopo un anno di Serie B, ecco riconquistata la Serie A. Protagonista? L'Hellas Verona, a cui stasera è bastato un pareggio per finire seconda in classifica e guadagnarsi il ritorno nella massima serie. "La promozione è stata una sofferenza, se ripenso alle disgrazie che ci sono accadute l'anno scorso... La Serie B comunque si è confermata un campionato molto insidioso e essere riusciti a salire ci gratifica", queste le parole del presidente del Verona, Setti, a fine gara ai microfoni di Sky Sport. Il numero uno del club poi si è soffermato sul futuro dell'allenatore: "Se Pecchia resta? E' automatico, deve ancora esprimere il suo potenziale. Sui giocatori invece è prematuro dire qualsiasi cosa. I tifosi? Ci danno sempre qualcosa in più: questa è una tifoseria che meritava la Serie A. Il momento cruciale della stagione? Quando mi sono incazzato negli spogliatoi dopo lo Spezia. Da lì abbiamo ricominciato a marciare dopo aver toccato il fondo".
Pecchia: "Crescita di gruppo e grande lavoro" - Anche Fabio Pecchia ha parlato al termine della gara ed ha voluto sottolineare come "ora sembri normale che il Verona sia in Serie A, che
Pazzini sia il capocannoniere... Ma dietro c'è un grande lavoro da parte di tutti. Se
non avevo la fiducia della società questa situazione non me la sarei goduta. La
difficoltà non è stata quella di dover vincere per forza, questa è la cosa più
bella. E’ stata piuttosto creare una squadra forte dopo una retrocessione dolorosa come
quella dell’anno scorso. Io se non avessi voluto il rischio sarei rimasto con
Benitez, che ringrazio. Invece ho voluto intraprendere una strada da solo. Partire con una promozione, per quanto possa sembrare
semplice, per me è una grande soddisfazione. Sono stati 10 mesi intensi,
recuperiamo le energie, andiamo in vacanza e poi ripartiamo insieme. Dovevamo ripartire
con un gruppo giovane e rinnovato. Non era semplice".