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Verona, Tudor: “Futuro? Ne parleremo dopo la fine del campionato”

Le dichiarazioni dell’allenatore dell’Hellas Verona, Igor Tudor in vista della gara contro il Torino, in programma sabato alle 18

Sul Torino: “È una gara simile a quella con l’Atalanta. Sono importanti i dettagli, è una partita un po’ diversa rispetto alle altre”. Sull’eredità lasciata da Juric a Verona: “La base c’era, soprattutto dal punto di vista della cultura del lavoro. Ci sono diversità nel modo di guidare la squadra e di motivarla tra noi. Le somiglianze ci sono, quanto abbia aiutato il suo lavoro è difficile anche per me capirlo”.

 

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Sulla possibilità di vedere Cancellieri dall’inizio: “Vediamo. Proveremo a mettere la squadra migliore in questo momento, c’è da difendere il nono posto. Sarà una gara tosta, non troverei giusto sperimentare troppo”. Sugli infortunati: “Non c’è Faraoni, e con lui nemmeno Barak: ha una cosa al dito del piede. Ha stretto i denti domenica, domani non ce la fa. C’è però Dawidowicz, così come Sutalo”.

L’allenatore gialloblù è poi tornato sulla sconfitta con il Milan: “Dopo la gara sono sempre calmo, forse anche troppo critico. Abbiamo fatto una grandissima gara contro il Milan, ho letto giudizi esagerati: quando uno vince fa tutto perfettamente, se uno perde ha sbagliato tutto. Abbiamo fatto una grande gara, decisa da due scatti di quel fenomeno di Leao. Ho detto ai ragazzi che sono orgoglioso, perché abbiamo fatto una gara alla pari contro la squadra che probabilmente vincerà lo scudetto”. E sulla possibilità di organizzare un allenamento a porte aperte: “Per me non è un problema. È la prima volta che si parla di questo desiderio”.