Venezia, Antonelli: “Stagione da battaglia. Non ho contattato altri allenatori”
Le parole del direttore sportivo dei veneti in conferenza stampa
Non è un buon momento per il Venezia, e la classifica lo dimostra. Gli arancioneroverdi si trovano all’ultimo posto in classifica con 8 punti, e nelle ultime 4 partite hanno sempre perso segnando un solo gol. La società ha confermato la fiducia a Eusebio Di Francesco, che continuerà a guidare la squadra, ma intanto alla vigilia del match contro il Como il direttore sportivo Filippo Antonelli ha parlato in conferenza stampa.
Venezia, le parole di Antonelli
“Oggi ho ritenuto doveroso essere presente alla conferenza stampa pre-partita, per fare un punto lucido sul nostro campionato e sul percorso che stiamo facendo al Venezia e per il Venezia iniziato a gennaio 2023. Preferisco che il mister e la squadra siano concentrati sul preparare la gara di domani contro il Como, io invece ho avuto il desiderio di fare chiarezza per i nostri tifosi.
Ho appreso che domenica una parte della tifoseria non sarà presente allo stadio all’inizio della gara. Non mi permetto di contestare le scelte di parte del popolo arancioneroverde, che ha sempre dimostrato attaccamento alla squadra e stima nei miei riguardi, ma allo stesso tempo non nascondo il mio pensiero: sono certo che la presenza di tutti domani possa essere un’arma in più dando ancora più forza al Venezia.
Premetto che l’attuale posizione di classifica non faccia piacere a nessuno: tifosi, società, stampa locale, mister e non per ultimo la squadra. Le ultime sconfitte in particolare con le dirette concorrenti ci hanno lasciato l’amaro in bocca e la sensazione che abbiamo lasciato per strada dei punti. La trappola nella quale non dobbiamo cadere è quella di voler recuperare terreno tutto in una volta e in una gara. Puntiamo tutti a regalare la gioia della vittoria al nostro pubblico, ma vivere ogni partita da ultima spiaggia dopo 14 giornate è pericoloso e ci porta fuori strada. Domani siamo chiamati a fare una prestazione di sostanza, contro un avversario forte e a caccia di risultati come noi. Il nostro obiettivo è conquistare partita dopo partita i punti per la nostra risalita.
Prendo atto del dispiacere dell’ambiente per i risultati che tardano ad arrivare e lo posso capire per la grande passione che alimenta i nostri tifosi. Ma le cose che non vorrei vedere sono lo scollamento e il sentimento di delusione serpeggiare tra le tre componenti: tifosi, stampa locale e società, che devono restare uniteper lottare in questa categoria e per il nostro obiettivo ovvero quello di disputare anche il prossimo campionato di Serie A. A inizio stagione, consapevole delle sfide che dovevamo affrontare come neopromossa, ho parlato del concetto di unione Venezia, della necessità di mantenerci compatti e solidi. Squadra, dirigenza, tifosi, staff tecnico, stampa e città uniti per combattere e competere in Serie A, contro dei colossi e delle squadre che giocano da anni nella massima serie. Ero e sono convinto che l’unione e l’equilibrio sia nelle sconfitte che nelle vittorie, dalla prima all’ultima partita di campionato, ci daranno più forza agevolando il nostro percorso di crescita. Ho l’impressione che alcuni messaggi che giungono dall’esterno rischino di minare la nostra unione rendendo più difficile il nostro percorso in Serie A. Ho letto di assenza di comunicazione e presenza da parte della società, ma il sottoscritto è sempre presente in prima linea per dare informazioni chiare ai nostri tifosi.
Il nostro allenatore non si è mai sottratto alle interviste, fornendo sempre delle considerazioni pre e post gara.
La proprietà del Venezia FC è quotidianamente in contatto con me e la dirigenza, facendo tanti sacrifici e sforzi per migliorare la situazione economica e la solidità del club che è in evidente ed inequivocabile miglioramento dal gennaio 2023. Ho l’impressione che abbiamo scoperto ieri che il Venezia ha attraversato dei momenti difficili dal punto di vista economico-finanziario, invece di vedere sottolineati e messi in prima pagina i miglioramenti evidenti, gli sforzi della proprietà e di tutti noi per continuare a costruire un progetto Venezia che duri e che possa essere solido, garantendo ai tifosi l’esistenza di un club competitivo sostenibile negli anni e non solo per una stagione. Il nostro è un percorso di solidità aziendale e crescita sportiva, che naturalmente vivrà di alti e bassi, ma nel lungo periodo ci porterà alla crescita e alla stabilità. Mantenere l’equilibrio nei giudizi sosterrà il progetto di crescita del club. Quando si analizzano gli scenari è sempre importante considerare il punto di partenza. A gennaio 2023 eravamo in zona play out di B con evidenti difficoltà economiche, un progetto tecnico da ricostruire ed uno scollamento evidente tra squadra e tifoseria.
Oggi siamo in Serie A, con una squadra in crescita, un percorso tecnico chiaro siamo distanti quattro punti da una zona di classica auspicabile. Abbiamo un centro sportivo all’avanguardia, un progetto stadio comunale in corso e una situazione economico-finanziaria in netto miglioramento come si vedrà dai bilanci di questa stagione 2024/25. In questa settimana ho letto di 4/5 allenatori già pronti a sostituire il Mister Di Francesco, la mia domanda è: chi li ha contattati? Io sicuramente no, sfido chiunque ad affermare il contrario e mi domando: questa comunicazione in che modo aiuta il Venezia? Il mister, la squadra, lo staff e tutti noi stiamo lavorando uniti per invertire il trend di risultati, continuando il percorso di crescita tecnico e di consapevolezza di una squadra giovane con grandi margini di miglioramento. Ho percepito questa settimana un clima generalizzato di sfiducia nei confronti della società, della dirigenza, del mister, della squadra perché ci mancano 4 punti in classifica? O perché avevamo l’idea, seppur auspicabile, che il Venezia al primo anno in Serie A, con una politica di rafforzamento in atto del club potesse essere comodamente fuori dalla zona calda della classifica?
Questa per noi è una stagione da battaglia, da vivere con entusiasmo partita dopo partita, con la forza di autorigenerarci dopo qualche passaggio a vuoto, pronti per la gara successiva, con ancora più spirito battagliero e voglia di imparare dagli errori per migliorarci. Lo spirito battagliero deve unire tutti per un obiettivo comune il Venezia e la crescita del gruppo, per provare con forza a ribaltare i pronostici d’inizio campionato che ci vedevano già retrocessi alla prima giornata Serve però la consapevolezza e la lucidità di comprendere che se le tutte le parti non sono unite ed iniziamo a dare segni di sgretolamento, come ho visto questa settimana, faremo il gioco degli avversari che si avvantaggeranno delle nostre debolezze, favorendo le dirette concorrenti che lottano per mantenere la categoria. Questo significa che la società, il mister, il suo staff e io stiamo accettiamo passivamente una tendenza di risultati negativa anche in presenza di buone prestazioni? Assolutamente no!
Ogni giorno analizziamo cosa fare per migliorare e migliorarci con le nostre armi e il nostro potenziale, sentiamo il calore dei tifosi e la responsabilità di far bene per la città di Venezia e per il Venezia FC per competere in questa Serie A. Vogliamo portare il Venezia a risalire dal fondo della classifica senza alibi, conquistando punto dopo punto, lottando partita dopo partita fino alla fine. Stiamo costruendo qualcosa d’importante e non dobbiamo permettere a nessuno dall’esterno di rompere la nostra unione, l’unione Venezia composta da tifosi, stampa locale, squadra e società”.