Armato di cattive intenzioni, o più semplicemente... "armato". Si è presentato così Mansur Calar durante la gara tra Amed e Sakaryaspor, in una gara di terza divisione turca. Il centrocampista si sarebbe infatti presentato in campo con una lametta nascosta nella mano, con la quale ha graffiato ripetutamente gli ignari avversari. Ad accendere gli animi già prima dell'inizio della gara l'accesissima rivalità tre i due club, che aveva portato a risvolti infuocati già nella sfida di andata.
Forse per questo Mansur Calar, centrocampista turco classe '86, già prima dell'inizio dell'incontro era entrato con il preciso intento di ferire gli avversari. Un gesto premeditato e testimoniato anche da alcuni video che girano in rete, in cui si vede lo stesso Calar tenere in pugno un oggetto non identificabile. Nelle immagina si vede chiaramente Calar 'punzecchiare' il fondoschiena di Ferhat Yazgan, per poi scagliarsi, nel corso della gara, contro altri avversari.
Non è stato solo il video ad inchiodare il folle gesto del centrocampista turco, ma anche le immagini postate su Instagram delle vittime delle aggressioni. Segni evidenti al collo e graffi in diverse parti del corpo: queste le condizioni testimoniate dai calciatori la termine della gara sui social network. Un episodio che ha portato addirittura alla denuncia, per la quale la momento la polizia ha aperto un casa, in attesa di ulteriori sviluppi.