Una chiacchierata con Aleksandar Trajkovski. Dove? A #CasaDiMarzio, naturalmente. L'attaccante macedone ora al Maiorca è intervenuto in diretta sulla nostra pagina Instagram e tanti sono state le curiosità e gli argomenti venuti fuori. A partire da un piccolo retroscena di mercato risalente alla scorsa estate, con Trajkovski e il Milan protagonisti: "C’è stato qualcosa, ma non è stato abbastanza. Un po’ c’ho sperato, ma le cose non vanno come vogliamo, poi alla fine sono andato a Maiorca. Questo è il calcio, ci sono vari incastri. Ho avuto qualche offerta in Italia. Quando è arrivata quella del Maiorca ho pensato di provare questa esperienza in Spagna, per cambiare un po’ e provare il calcio spagnolo. Magari un giorno tornerò in Italia".
Inevitabile un passaggio sul Palermo: "La società e la città mi sono rimaste nel cuore, spero che possano andare in Serie C nella prossima stagione e poi dove merita. Tifo sempre per loro, magari un giorno tornerà in Serie A. Il primo gol in Serie A è stato bellissimo (contro il Frosinone Dicembre 2015 “alla Del Piero”, ndr), è stato importante per me. Mi ha dato fiducia, poi i complimenti di Del Piero mi hanno dato nuovi stimoli. L'alenatore più importante tra i tanti che ho avuto a Palermo? Non ce n’è uno in particolare, da ognuno di loro ho preso qualcosa e li ringrazio. Ne ho avuti davvero tanti, ho cercato di prendere sempre le cose positive. Tutti mi hanno dato tanto.
Trajkovski con la maglia del Palermo, indossata dal 2015 al 2019
Il presente però è in Spagna, dove Trajkovski ha avuto modo di allenarsi con un talento di cui si dice un gran bene: Kubo, 2001 in prestito dal Real Madrid al Maiorca: "E' un giovane talento di grande qualità, ha i movimenti come Messi. Ancora è giovane, deve crescere. Quando ha avuto un po’ di fiducia da parte dell'allenatore è diventato fondamentale per il Maiorca. Il prossimo anno il Real Madrid secondo me gli darà un’opportunità perché ha grandi qualità". E al Maiorca Trajovski ha ritrovato un suo ex compagno: "Con Budimir avevamo giocato insieme nove anni fa all’Inter Zapresic. Se mi avessero detto che un giorno sarei tornato a giocare con lui non c’avrei creduto. Ci siamo incontrati di nuovo a Maiorca: è un giocatore forte dentro l’area di rigore, ha fatto benissimo a Maiorca e sta facendo la differenza".