Onestà, amore, solidarietà. Sono le tre componenti di una vicenda verificatasi alla vigilia della finale di Champions League dello scorso 1° giugno a Madrid, tra Tottenham e Liverpool. Un tifoso degli Spurs (nella foto, il primo da sinistra) l’ha raccontata su un gruppo di sostenitori dei londinesi su Facebook, THFC Today, dopo essere ritornato in Inghilterra.
“Ho trovato un portafoglio per terra in un taxi, c’erano 800 euro all’interno oltre a tutte le generalità del proprietario. L’ho chiamato e lui ha cominciato a piangere. L’aveva perso la sera prima della finale, aveva all’interno la patente e tutte le carte, ma soprattutto una lettera per lui scritta da sua moglie poco prima che morisse a gennaio. Gli ho detto dove eravamo, lui ci ha raggiunto al bar insieme ad altri due amici indossando la maglia del Livepool, mi ha dato il più grande abbraccio che abbia mai ricevuto e ha offerto una birra a tutti i presenti nel bar. Mi ha scritto dopo la partita dicendomi che era dispiaciuto che il Liverpool ci avesse battuti e che avrebbe donato 500 sterline ad un’organizzazione di beneficenza a mia scelta. Per questo lunedì Help for heroes riceverà una donazione”.
Help for heroes è un ente di beneficenza inglese che sostiene le famiglie dei militari che hanno riportato gravi conseguenze psicofisiche durante o in seguito al servizio reso. Nato nel 2007, è stato fondato da Bryn ed Emma Parry con l’obiettivo di “aiutare coloro che hanno messo le loro vite in prima linea nelle forze armate”, come si legge sul loro sito ufficiale. In pratica, quest'organizzazione si occupa di promuovere e tutelare la salute di chi è stato ferito, invalidato o si è ammalato durante il servizio militare attraverso la fornitura di strutture, apparecchiature e servizi per la riabilitazione; di dare sovvenzioni ad altri enti benefici che assistono i militari e i loro dipendenti.
Perché il calcio è molto più di uno sport.