Urbano Cairo ha appena festeggiato diciotto anni di presidenza del Torino. L'imprenditore e presidente granata, in questa occasione, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Tra i tanti temi trattati, Cairo ha parlato anche del derby in programma sabato 7 ottobre, di Juric, e della litigata che ha avuto con Vagnati la scorsa estate.
Un solo derby vinto per Cairo: "La squadra darà l'anima"
Corsi e ricorsi di diciotto anni di Torino, quelli ricordati da Cairo, che però si è voluto concentrare sul futuro, quindi sul derby contro la Juventus. Un solo derby vinto durante la sua presidenza, nel 2015: "Poi ne abbiamo pareggiati tre a casa loro negli ultimi minuti, mentre eravamo in vantaggio. Sul prossimo non dico nulla per scaramanzia. La squadra però ci tiene tantissimo, darà l'anima".
Cairo è passato poi a parlare dell'attuale allenatore, Juric, al terzo anno sulla panchina granata: "Ci siamo piaciuti subito. Sarebbe dovuto arrivare prima, ma non se la sentiva di lasciare Verona dopo solo un anno. L'anno del Covid, uno dei nostri peggiori campionati. Decise quindi di venire al Toro, nonostante avesse altre offerte. E' nato un bel rapporto, qualche tensione c'è stata, ma l'abbiamo superata". Momenti di tensione, come quello avvenuto la scorsa estate in ritiro, che ha visto l'allenatore litigare con Vagnati (leggi qui cosa successe): "Cose che capitano. L'eccezionalità fu nel fatto che la scena venne filmata, capita di esagerare. Lavoriamo bene insieme, infatti la stagione scorsa abbiamo fatto meglio della precedente. Con Juric non ho nemmeno parlato dell'episodio".
Tornando a parlare dell'allenatore, Cairo conclude: "E' bravo, mi piace il suo calcio aggressivo. La vittoria per 4-0 contro la Fiorentina la tengo nel cellulare, ma c'è una frase di Biante, uno dei Sette Sapienti, sulla quale dovrebbe riflettere: "Conquista ciò che possiedi". E' bravo, ha tutto quello che gli serve, non gli manca nulla".