Dall’Inghilterra: Toney indagato per scommesse: “Non posso parlare, ho sempre sognato di giocare i Mondiali”
Secondo Sun e Daily Mail, l’attaccante del Brentford Ivan Toney sarebbe indagato per scommesse. Il club diffonde un comunicato
Secondo il Daily Mail e il Sun, l’attaccante del Brentford Ivan Toney sarebbe coinvolto in un’indagine della Federazione britannica, la Football Association, per aver preso parte a delle scommesse su alcune partite.
I fatti oggetto di contestazione si sarebbero compiuti in un periodo della carriera di Toney antecedente all’arrivo al Brentford. Peraltro l’attccante, oggi ventiseienne, è da tempo nel “giro” delle convocazioni del cit inglese Gareth Southgate: faceva parte della squadra che ha giocato le ultime partite di Nations League ed è tra i possibili partecipanti al Mondiale.
Brentford, Toney sotto indagine per scommesse
Non ci sarebbero prove, secondo i due tabloid, del fatto che Toney abbia cercato di “truccare” delle partite, scommettendo sulle sue precedenti squadra di club. Tuttavia, la Football Association sancisce chiaramente, nel suo regolamento, il divieto per calciatori, allenatori, arbitri e membri dello staff. Secondo il Daily Mail, le indagini si sarebbero protratte per sette mesi, senza che sia stata ancora raggiunta una conclusione; vengono citate anche alcune fonti vicine al calciatore, il quale sarebbe a conoscenza della vicenda nei suoi sviluppi.
Poco dopo la diffusione delle prime indiscrezioni, è arrivato anche un comunicato ufficiale del club di Toney, il Brentford (reduce dal pareggio per 2-2 di oggi in Premier contro il Nottingham Forest al City Ground). La nota recita: “Prendiamo atto della vicenda riguardante Ivan Toney e l’indagine a suo carico indetta dalla Football Association. Il club non diffonderà commenti in proposito”.
La risposta di Toney alla notizia
Dopo l’uscita della notizia, Toney ha deciso di rispondere con una storia pubblicata sul suo profilo Instagram: “Sono a conoscenza della notizia uscita su un quotidiano su di me. Ho fornito il mio supporto alla Football Association nella sua indagine e non rilascerò alcun commento fino a quando tale indagine non sarà conclusa. Sono un inglese orgoglioso ed è sempre stato il mio sogno d’infanzia giocare per il mio Paese ai Mondiali”.